Presa d’atto del piano economico e finanziario della Tari 2023, cioè della tassa sui rifiuti per l’anno in corso, e approvazione delle relative tariffe. Si è concentrata su questo punto, propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione 2023, la seduta del Consiglio comunale convocata ieri a Squillace dal presidente Paolo Mercurio.
La pratica è stata approvata con il voto favorevole del gruppo di maggioranza e del consigliere del gruppo misto Giuseppe Facciolo, mentre i tre consiglieri di opposizione Oldani Mesoraca, Enzo Zofrea e Anna Maria Mungo non hanno partecipato alla seduta, fermi nella loro protesta in atto da diverso tempo contro la maggioranza. Fra gli assenti, ma per altri motivi, anche due consiglieri della maggioranza Alessandro Aloise e Francesco Rotundo.
Il sindaco Pasquale Muccari ha spiegato che il piano prevede una spesa di circa 600 mila, ma nel complesso vi è una riduzione dell’esercizio per circa 20 mila euro rispetto all’anno precedente e di conseguenze le varie categorie di contribuenti ne beneficeranno in proporzione.
«C’è – ha aggiunto – un ragguardevole risparmio soprattutto per i nuclei familiari con il maggior numero di componenti. La nostra amministrazione è riuscita a garantire il pagamento del servizio e ad onorare tutte le forniture. Si tratta di un servizio gestito nel massimo della razionalità».
Muccari ha approfittato dell’occasione per fare il punto, a grandi linee, sulla situazione finanziaria dell’ente che va avanti positivamente. «Con l’approvazione del nuovo bilancio che avverrà fra qualche giorno – ha detto – garantiremo tutte le forniture. Intanto, l’amministrazione è riuscita a stare al passo con i pagamenti in tutti i settori. E siamo in fase di programmazione interna, a partire dai fondi del Pnrr; puntiamo, inoltre, al miglioramento dei servizi. Saranno reperite risorse destinate a importanti investimenti.
Ci sono circa 850 mila euro disponibili». Il sindaco ha ricordato che quando si insediò nel 2014 aveva registrato una disponibilità di cassa al 31 dicembre 2013 di soli 300 mila euro. «Noi – ha aggiunto – come da rendiconto 2022, abbiamo una cassa di cinque milioni di euro: un dato incontrovertibile con cui rispondiamo ai nostri detrattori.
Abbiamo quasi chiuso il piano delle estinzioni, abbiamo operato una sana amministrazione e una gestione oculata che ci porterà quindi a utilizzare per i prossimi mesi la ragguardevole somma di 850 mila euro per investimenti».
Il Consiglio ha anche proceduto all’approvazione delle aliquote e delle detrazioni Imu per l’anno 2023 rimaste invariate rispetto all’anno scorso.
Ma Muccari ha sostenuto che l’amministrazione studierà una riduzione anche in questo campo. «Ciò dipenderà – ha puntualizzato – dallo sforzo che produrremo sul piano della riscossione dei tributi, che porterà ad azioni piuttosto dure nei confronti dei morosi. In ogni caso, devo dire che il danno maggiore lo stiamo ricevendo da alcuni imprenditori, anche grossi, che non versano il dovuto».
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 29 luglio 2023