È stata benedetta e momentaneamente sistemata in parrocchia a Squillace Lido la statua restaurata della Madonna della Catena donata dalla famiglia Corasaniti-Ranieri proprietari anche della chiesetta omonima situata sulla strada provinciale nel quartiere marinaro.
Il parroco padre Piero Puglisi, coadiuvato dal viceparroco don Francesco Pilieci, ha organizzato la manifestazione religiosa che si è svolta tra la piccola chiesa della Catena e la parrocchia di S. Nicola, con una processione alla quale erano presenti anche il sindaco della città Pasquale Muccari e numerosi fedeli. L’intervento di restauro è stato eseguito dall’esperto Ernesto Lamanna.
«Rimane forte il ricordo dei momenti belli – ha affermato padre Piero – che si vivevano intorno alla chiesetta e davanti all’immagine della Madonna. Per troppo tempo questa statua era rimasta chiusa nella chiesetta senza venerazione. Finalmente i proprietari hanno deciso di fare un dono alla parrocchia.
La statua era ridotta piuttosto male a causa dell’umidità; l’abbiamo restaurata è stato fatto un lavoro importante e la restituiamo oggi al culto dei fedeli non solo squillacesi. L’effigie rimarrà in parrocchia e noi faremo in modo che questa devozione rimanga viva; quando la chiesa nuova sarà realizzata troverà collocazione stabile e definitiva nella nuova sede».
Sono in corso, intanto, le procedure di donazione alla parrocchia anche della chiesetta da parte dei proprietari. L’antico culto per la Madonna della Catena, legato al periodo in cui la città e i paesi limitrofi del golfo erano devastati dai Saraceni e dalle incursioni turchesche, venne ripreso nel 1929, in seguito alla più intensa e moderna valorizzazione agricola del vasto fondo della Catena, operata dal barone Benedetto Marincola.
Sorse in seguito la prima scuola rurale “La Catena”, nelle cui vicinanze il barone fece costruire una cappella-oratorio per assicurare l’assistenza religiosa alle famiglie della zona e dei molti viandanti e, appunto, per la riproposizione del culto per la Madonna della Catena in quelle contrade. La piccola chiesa venne benedetta e inaugurata dal vescovo dell’epoca monsignor Giovanni Fiorentini.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 5 maggio 2022)