L’amministrazione comunale di Squillace intende continuare ad utilizzare, al quadrivio del quartiere Lido, il sistema semaforico di rilevazione come deterrente per le infrazioni commesse per il passaggio con il rosso, così da ridurre drasticamente i frequenti incidenti stradali che si verificavano prima della sperimentazione attuata sino ad ora.
La novità di quest’anno è che il Comune intenderebbe acquistare l’apparecchiatura e gestirla in proprio. La decisione è della giunta comunale, presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, che ha dato mandato al responsabile del settore vigilanza per espletare apposita procedura e verificare se esistono ditte specializzate nel settore che, oltre al noleggio, consentano l’acquisto del sistema semaforico di rilevazione delle infrazioni. Le sanzioni redatte per le violazioni sono diminuite, a dimostrazione degli ottimi traguardi raggiunti in materia di sicurezza stradale.
«Appare perciò necessario – spiegano gli amministratori locali – concludere il periodo di sperimentazione finora perseguito e iniziare in via permanente una nuova fase di controllo che consenta la sicurezza e l’incolumità degli utenti della strada».
L’amministrazione, come detto, intende ora valutare l’acquisto; durante la fase di sperimentazione e noleggio del servizio ha già ammortizzato le spese di installazione delle apparecchiature. Il sistema è in funzione tra via Nazionale-Statale 106, via dei Feaci e viale dei Normanni (strada provinciale 162/2), dove è stata installata l’apparecchiatura “photored” che controlla e rileva le infrazioni al codice della strada, in particolare quelle commesse da automobilisti che non rispettano il segnale semaforico acceso sul rosso.
Il quadrivio di Squillace Lido è stato spesso teatro di incidenti stradali anche gravi.
Il funzionamento dell’impianto è previsto su tutto l’arco delle 24 ore, attesa la pericolosità del tratto stradale e a garanzia della pubblica incolumità.
Gli incidenti sono quasi azzerati e questo è il dato più significativo, come era nelle intenzioni delle autorità comunali. È stato raggiunto l’obiettivo importante della sicurezza sul tratto di strada statale ionica 106 tristemente nota come “strada della morte”.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 7 aprile 2022)