È durata solo un mese la chiusura del centro diurno Cassiodoro di Squillace Lido, struttura gestita da Fondazione Città Solidale Onlus. Con l’inizio del nuovo anno il servizio si era interrotto in quanto senza garanzie dal punto di vista dei contributi economici e dell’accreditamento.
Ieri mattina, sul posto si è recata la commissione composta da tecnici del Comune di Soverato, capofila del distretto socio-assistenziale, e dell’Asp per un sopralluogo da cui è emerso che la struttura non presenta situazioni di pregiudizio in quanto tutti gli ambienti si presentano salubri e idonei dal punto di vista tecnico
. La stessa commissione ha espresso parere favorevole per il suo accreditamento. In pratica, sono stati verificati i requisiti organizzativi e strutturali del centro disabili, con la conferma dell’autorizzazione al funzionamento e il rilascio del decreto di accreditamento che rende finalmente stabile il servizio.
Il centro, dunque, da oggi è nuovamente operativo e può accogliere i pazienti con disabilità fisiche e malattie neurodegenerative; vi opera un’équipe di otto persone, professionisti con abilità e titoli idonei per le competenze da espletare.
La soddisfazione è tutta nelle parole del presidente di Città Solidale, padre Piero Puglisi, il quale si dice felice perché non soltanto gli operatori possono riprendere a lavorare, ma soprattutto possono essere riaccolti i disabili, persone già segnate da sofferenze e da problematicità. Il centro diurno “Cassiodoro” è una delle tante iniziative di sostegno ai bisognosi attuate da Città Solidale Onlus sul territorio.
Il centro è rivolto a persone disabili con problemi di non autosufficienza, incapaci di provvedere a se stesse a causa di disabilità fisica, psichica o sensoriale e che necessitano di interventi condivisi con le famiglie, a supporto dello sviluppo di abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie spendibili per il proprio futuro, nell’ambito del contesto familiare, sociale, professionale.
Opera dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 15, accoglie fino ad un massimo di venticinque persone con disabilità anche estrema ed al suo interno vengono realizzati vari laboratori. Anche per il nuovo anno il servizio era rientrato nel piano di zona che la riforma del terzo settore prevede, nel senso che è stato riconosciuto che il centro disabili di Squillace Lido è utile e necessario al territorio.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 1 feb 2022)