Ancora una seduta di domenica e l’opposizione non partecipa. Il consiglio comunale di Squillace è stato convocato per domenica scorsa, alle ore 10, per discutere, nell’ambito del risanamento finanziario avviato dall’amministrazione, una serie di debiti fuori bilancio da riconoscere in seguito a sentenze giudiziarie.
Tutti debiti risalenti a consiliature pregresse. Tre consiglieri dell’opposizione, Oldani Mesoraca, Enzo Zofrea e Anna Maria Mungo non hanno preso parte ai lavori; in particolare, i primi due proseguono nella protesta di non essere presenti a riunioni che si svolgono di domenica mattina, come già annunciato in passato.
Era presente, invece, il consigliere di minoranza Giuseppe Facciolo, del gruppo misto, che si è espresso favorevolmente su tutti i punti posti all’ordine del giorno.
L’assemblea, all’unanimità, ha proceduto al riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio riferiti a decreti ingiuntivi e a sentenze esecutive su disposizione del tribunale civile e del giudice di pace, su cui hanno relazionato il sindaco Paquale Muccari e il vicesindaco Stefano Carabetta, che ha la delega al contenzioso. La somma complessiva dei debiti riconosciuti ammonta a circa 43 mila euro.
La parte più consistente riguarda un passivo nei confronti della società Ligeam di Roma, un’azienda che lavora per la realizzazione di sistemi di gestione dell’energia e dell’acqua, che aveva svolto interventi ai depuratori comunali nel 2011 e alla quale non era stata liquidata una parte della fattura presentata: dopo una proposta transattiva è stata riconosciuta la cifra di circa 18 mila euro.
Ammonta, invece, a quasi 15 mila euro la transazione avviata e conclusa con la ditta edile Garzaniti Raffaele che aveva realizzato alcuni lavori di ristrutturazione alla Casa di Cassiodoro e nella sala consiliare del municipio; la stessa ditta ha rinunciato a ben 8 mila euro di interessi.
Nella stessa seduta consiliare avrebbe dovuto essere approvato il regolamento comunale in materia di videosorveglianza, ma la pratica è stata rinviata.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 21 dic 2021)