L’Unione Europea non è solo erogatrice di ingenti finanziamenti, ma anche istituzione capace di stimolare la crescita di una nuova classe dirigente dotata di ampi orizzonti e capace di costruire nuove politiche del benessere dei cittadini. Se ne è parlato nel corso della “Conferenza sul futuro dell’Europa”, tenutasi a Squillace su iniziativa del Centro studi e documentazione europea dell’Università di Catanzaro e dell’assessorato alla programmazione del Comune di Squillace. Nel suo saluto, il sindaco Pasquale Muccari ha sottolineato la necessità di supportare i Comuni, enti in trincea e con poche risorse, ma sempre pronti a farsi carico della responsabilità di costruire il futuro. Il presidente del Consiglio regionale calabrese Filippo Mancuso ha rilevato che occorre costruire una nuova cultura nei confronti dell’Ue. «Tanti dei nostri problemi attuali – ha puntualizzato – tra cui i trasporti e le politiche della salute, devono essere affrontati e risolti con una visione europea».
L’assessore comunale Franco Caccia ha proposto la sperimentazione di un percorso innovativo ed integrato tra enti pubblici e privati per dare slancio al futuro delle realtà locali. Quindi, gli interventi di Giovanni Olivadese, rappresentante degli studenti, il quale ha messo al centro la necessità di dare ascolto alle esigenze dei giovani; di Pino Varacalli, del Comitato delle regioni dell’Ue, e di Alessandra Tuzza, responsabile dello sportello Europe Direct di Gioiosa Ionica, che hanno riportato esperienze e fornito concrete indicazioni su come i cittadini possano partecipare attivamente per utilizzare le opportunità. Il dibattito è stato moderato da Paolo Romano, del Centro studi e documentazione dell’Università catanzarese.
L’impegno assunto dai rappresentanti delle diverse istituzioni coinvolte è di proseguire l’azione di informazione e di sensibilizzazione dei cittadini e di sperimentare percorsi concreti per costruire dal territorio l’Europa delle opportunità da cogliere.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 9 dic 2021)