Si gettano le basi per la costituzione di un comitato civico a Squillace. Un primo incontro si è svolto giovedì sera con la partecipazione di molti cittadini appartenenti alle più svariate categorie sociali e professionali, che hanno risposto all’appello dei promotori: l’intento è di farsi portavoce nei confronti dell’amministrazione comunale per la risoluzione dei tanti problemi della città e soprattutto per far ritornare protagonisti i cittadini.
È stato subito chiarito che il sodalizio non nasce con fini politici, ma con lo scopo di raccogliere le istanze della gente e proporre soluzioni concrete. Uno dei promotori, il ragioniere Domenico Laugelli, ha sottolineato che spesso le persone utilizzano i social per sollevare ogni tipo di problematica che interessa una zona della città, ma ciò che si segnala non viene preso in considerazione. «Allora – ha rilevato – serve un organismo costituito in forma ufficiale che si faccia portavoce delle varie istanze presso il sindaco e gli amministratori locali. Squillace deve tornare a ricoprire il posto che aveva una volta.
Noi cittadini, che abbiamo scelto di rimanere qui, dobbiamo fare qualcosa. Non è un comitato “contro”, ma “per”: chiediamo piccole cose, ma puntiamo anche a mettere a frutto le eccellenze che ci sono sul territorio».
Il dibattito che ne è nato è stato ricco di spunti, grazie anche alla presenza dell’assessore comunale alla programmazione e al turismo Franco Caccia e ai quattro consiglieri di opposizione Oldani Mesoraca, Enzo Zofrea, Anna Maria Mungo e Giuseppe Facciolo.
Si è parlato praticamente di tutte le problematiche che affliggono la città: dal randagismo, alla situazione del lungomare, delle strade e dei vicoli del centro storico, ai problemi riguardanti l’illuminazione pubblica, al mancato utilizzo del patrimonio immobiliare comunale, all’edilizia scolastica, alla valorizzazione della ceramica artistica locale. La consigliera Mungo, in particolare, ha salutato con favore l’istituzione del nuovo organismo, «poiché il sindaco è solito non ascoltare i singoli cittadini»;
Mesoraca ha auspicato il recupero del rapporto tra scuola e artigianato; Zofrea ha puntato l’attenzione sullo spopolamento in atto, rilevando che le risorse in arrivo con il Pnrr dovranno servire per rilanciare i borghi; Caccia ha ribadito che la partecipazione dei cittadini è uno dei punti qualificanti del programma dell’amministrazione in carica. Il comitato, a cui già hanno aderito una ventina di persone, avrà il compito di individuare le criticità territoriali e di portarle all’attenzione degli amministratori, accompagnandole con proposte risolutive.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 6 novembre 2021)