«Forse è la prima volta che un consigliere di minoranza attacca un collega della stessa minoranza». È stata la consigliera Anna Maria Mungo, del gruppo “Squillace in Movimento”, ad evidenziarlo nell’ultima seduta del consiglio comunale, durante la quale, fra l’altro, è stato approvato il bilancio preventivo 2021-2023 del Comune di Squillace.
Il riferimento era chiaro ed era rivolto al consigliere Giuseppe Facciolo, che è stato eletto nella sua stessa lista, ma che il 28 novembre 2020 ha lasciato il gruppo per «palesi divergenze su come fare opposizione», costituendo il gruppo misto. Da quel momento non è più corso buon sangue fra i due esponenti dell’opposizione.
L’attacco nella riunione consiliare di domenica scorsa della Mungo a Facciolo è scattato perché quest’ultimo, nel corso del suo intervento, ha preannunciato di votare a favore del documento contabile presentato dalla maggioranza guidata dal sindaco pasquale Muccari. Facciolo ha fatto anche alcune puntualizzazioni sul bilancio, aggiungendo tuttavia che «fare opposizione non significa lottare contro un nemico, ma riconoscere all’avversario la bontà dei provvedimenti se fanno il bene della collettività».
In pratica, secondo la Mungo, si tratta di un chiaro «affiancamento al sindaco che significa maggioranza e non opposizione». Un sostegno all’amministrazione che è stato criticato anche dagli altri due consiglieri dell’opposizione, Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, di “Tuttinsieme per Squillace”, i quali hanno lamentato che sul documento contabile «è mancato il voto contrario del quarto consigliere eletto come minoranza, il quale ha votato a favore, pur sapendo che votare il bilancio è un atto politico, ma ha svolto di fatto la relazione illustrativa del bilancio, condividendo le linee programmatiche dell’amministrazione».
Nel suo intervento, su cui si è sviluppato un acceso dibattito, la Mungo ha parlato di bilancio inverosimile, puntualizzando che «la nostra battaglia è squisitamente tecnico-contabile perché abbiamo chiesto legittimamente che siano accantonate somme per far fronte a debiti certi o passività che esistono e la cui mancata previsione viola gravemente i principi contabili».
Al termine, è stato comunque il sindaco a tranquillizzare tutti i consiglieri, chiarendo che «per i potenziali debiti c’è la copertura necessaria, grazie agli accantonamenti previsti in bilancio alla voce “fondo rischi del contenzioso”».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 10 settembre 2021)