«Nel 1756 ben 31 famiglie di Squillace vivevano di ceramica». Lo ha ricordato il sindaco Pasquale Muccari in occasione dell’inaugurazione della mostra artistica e tradizionale della ceramica squillacese che la Pro loco ha allestito nella “Casa delle culture”.
L’esposizione presenta le migliori produzioni della ceramica artistica e tradizionale realizzate dagli artigiani ceramisti locali e quadri e oggetti prodotti dagli alunni delle sezioni ceramica e oreficeria del liceo artistico squillacese. «Il ruolo della politica – ha rimarcato Muccari – è di fare in modo che i nostri ceramisti recuperino i mercati nazionali e internazionali.
Essi sono i custodi di un’arte antica: la ceramica artistica è la nostra attività identitaria. Come amministrazione comunale dobbiamo lavorare perché i nostri giovani si avvicinino a questa arte; dobbiamo contrastare la “crisi vocazionale”. In questa azione un grande contributo arriva dal liceo artistico locale che sta implementando i corsi di studio». Il dirigente scolastico del liceo Tommaso Cristofaro ha definito la mostra «iniziativa utile che dà un grande contributo alla cultura locale». «Sono sinergie – ha aggiunto – che in futuro possono diventare permanenti e che danno visibilità e lustro alle opere dei nostri studenti».
A nome del direttivo della Pro loco, Agazio Gagliardi ha spiegato che la mostra, allestita magistralmente dall’artista Franco Lioi, coadiuvato da Cinzia Teti, diventerà permanente e sarà arricchita da manufatti storici. Per questo scopo è stato lanciato un appello ai cittadini squillacesi perché possano contribuire con donazioni o prestiti. Gagliardi ha messo in risalto anche la compattezza dei maestri ceramisti che hanno collaborato all’iniziativa.
È stato, infine, reso noto che in autunno la Pro loco inviterà gli architetti e gli ingegneri squillacesi per il progetto di allestimento di un museo sul Risorgimento, che dovrebbe nascere in un’altra sala della “Casa delle culture”.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 13 lug 2021)