È stato fatto tutto il possibile per salvare un cucciolo di delfino dopo che si era spiaggiato a Squillace. Il fatto è accaduto ieri mattina, intorno alle 5, quando il piccolo mammifero si era avventurato verso la spiaggia squillacese, nella zona nord del litorale, probabilmente perché aveva perso l’orientamento. Il delfino si stava dimenando sulla battigia, quando è stato avvistato da un bagnante, un turista lombardo in ferie in Calabria, il quale stava facendo una passeggiata. L’uomo non ha esitato a prendere in braccio l’animale e a portarlo in acqua, rimanendo con lui fino all’arrivo dei soccorsi.
Ha, infatti, allertato la guardia costiera della capitaneria di porto di Crotone, che ha attivato le procedure previste per tali occasioni. Sul posto, mentre il turista portava conforto al delfino, si sono poi recati una biologa marina e una veterinaria del centro recupero “Mare Calabria” di Montepaone, che fa parte della rete regionale spiaggiamenti. Le due professioniste hanno prestato le prime cure al piccolo, il quale però non era in grado di nuotare, ma versava purtroppo in condizioni molto gravi essendo colpito da continue crisi respiratorie. Sembra che lo stesso cucciolo avesse un’abrasione su un fianco, probabilmente provocata dalla collisione con qualche imbarcazione oppure dovuta ad un’aggressione da parte di altri animali marini.
È stato fatto il possibile per salvare il cucciolo, ma dopo qualche ora è morto. Se l’animale si fosse ripreso sarebbe stato portato al largo a bordo di un’imbarcazione. I sanitari dell’istituto zooprofilattico stabiliranno con precisione le cause del decesso. Il delfino era un cucciolo maschio della specie stenella. Il luogo del ritrovamento fa parte della zona Sic (sito di interesse comunitario) “Oasi di Scolacium”, della Rete “Natura 2000” della provincia di Catanzaro.
Il sito, che avrebbe bisogno di una maggiore tutela ambientale, è nato per garantire la presenza in condizioni ottimali degli habitat e delle specie protette. Già oasi del WWF, il sito è segnalato anche come luogo di nidificazione di tartarughe “caretta caretta” e rappresenta un’area di particolare rilevanza faunistica e botanica.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 10 luglio 2021)