Bungalow della discordia. Potrebbe intitolarsi così la vicenda che vede protagonisti il sindaco di Squillace Pasquale Muccari e il proprietario del lido Ulisse Franco Paonessa.
Due bungalow, costituiti rispettivamente di due cabine spogliatoio con doccia, realizzate anche per accogliere i disabili, che Paonessa voleva installare nella pertinenza del suo stabilimento balneare e che il sindaco ha inteso bloccare.
Lo stesso Muccari ha scritto una lettera al procuratore della Repubblica di Catanzaro, alla prefetta, al questore, alla Guardia costiera, ai carabinieri, alla polizia locale e all’ufficio tecnico comunale, informandoli sulla «presenza sul lungomare di Squillace di due bungalow prefabbricati posizionati temporaneamente sul marciapiedi antistante il Lido “Ulisse”».
«Le due unità abitative – prosegue – avrebbero dovuto essere poste sulla spiaggia in esecuzione di un progetto risalente al 2007 presentato dal signor Paonessa. Anche da un preliminare esame della documentazione emerge che i bungalow sono difformi rispetto a quanto previsto nel progetto (laddove sono assentiti semplici bagni e cabine mentre nella realtà si tratta di vere e proprie unità abitative, peraltro con prospetto diverso rispetto a quello originariamente previsto)». Muccari ritiene, comunque, che l’esecuzione dell’opera non risponda più all’attuale interesse della collettività ed anzi sarebbe di marcato negativo impatto ambientale.
Per avvalorare la sua tesi, Muccari ha preannunciato di dimettersi da sindaco se la sua sollecitazione non troverà accoglimento, «poiché la tutela dell’interesse pubblico deve prevalere sulle istanze particolaristiche concernenti l’iniziativa privata». Sorpresa, invece, viene manifestata da Paonessa.
«Mi sono recato personalmente dal sindaco – racconta – giovedì mattina per rassicurarlo sul fatto che, nonostante avessi regolare autorizzazione, avrei evitato di posizionare i bungalow se avessero urtato la suscettibilità di qualcuno che probabilmente non è abituato alla modernità. Come sottolinea lo stesso sindaco, le autorizzazioni erano in mio possesso dall’origine e le ha riconosciute valide.
Omette di sottolineare però che prima di far arrivare i bungalow mi sono recato in municipio, ho mostrato le mie intenzioni con regolare istanza e non mi è stata notificata nessuna risposta di diniego». Secondo il titolare del lido, i due bungalow rispettano le raccomandazioni del Governo sugli assembramenti alle docce e agli spogliatoi, non occupano la visuale dal lungomare e sarebbero state rimosse a fine stagione. In ogni caso proprio ieri Paonessa ha preso la sua decisione di voler «rinunciare ai bungalow per non avere problemi, anche se tutte le autorità competente mi dicono di essere in regola, carte alla mano.
Ulisse ha combattuto contro i giganti e non si metterà ora a far guerra ai “nani”: ci si è preoccupati, fra l’altro, di far togliere un albero che avevo messo davanti al lido come di ripartenza dopo l’emergenza sanitaria, e non ci si preoccupa dei problemi seri». Ma il caso è destinato ad avere sviluppi: «mi riservo – afferma Paonessa – di difendere i miei diritti nelle sedi opportune».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 20 giugno 2021)