Ancora fiamme nei cumuli di rifiuti differenziati posti all’esterno del capannone dell’impianto della ditta “Eco Management”, in località Fiasco Baldaya di Squillace, adibito a stoccaggio. Si tratta di materiale semidistrutto dai precedenti roghi verificatisi nel mese di ottobre dello scorso anno.
In particolare, il primo pauroso incendio si era verificato il 5 ottobre ed aveva interessato il capannone di 800 metri quadri e l’area esterna per un totale di 1500 metri quadri, dove vi erano stoccate tonnellate di rifiuti. Per spegnere le fiamme i vigili del fuoco avevano lavorato per circa quattro giorni. Il nuovo incendio, probabilmente causato da autocombustione, ha fatto tornare la paura tra gli abitanti della frazione squillacese, per cui è stato allertato il 115 dei vigili del fuoco.
.Sul posto sono intervenute alcune squadre del comando di Catanzaro, sede centrale, con il supporto di due autobotti, che hanno operato per diverse ore al fine di circoscrivere l’incendio evitando il propagarsi delle fiamme nella zona circostante. Disagi si sono registrati per le abitazioni limitrofe a causa del fumo denso e l’odore acre sviluppato dalla combustione. Per fortuna nessun danno si è verificato per le persone.
Per gli adempimenti di competenza sul posto si sono recati anche i carabinieri della Compagnia di Catanzaro. Il sindaco di Squillace Pasquale Muccari, accorso sul luogo, ha dichiarato che si tratta del solito fenomeno di autocombustione. Lo stesso primo cittadino il mese scorso aveva segnalato ai carabinieri, alla prefettura e all’assessorato regionale all’ambiente la mancata ottemperanza della sua ordinanza emanata nell’ottobre scorso con il fine del ripristino delle condizioni di sicurezza e di bonifica dell’impianto.
All’amministrazione della società interessata Muccari chiedeva la presentazione del piano di bonifica del sito con relativo cronoprogramma.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 15 giugno 2021)