«È un progetto da noi sostenuto con convinzione in quanto siamo certi che da questo percorso possano nascere diverse iniziative utili e concrete, prima fra tutte la creazione di opportunità di lavoro per i nostri giovani.
Il progetto è ben strutturato in quanto sollecita l’intervento dei comuni e prevede azioni di supporto a loro favore, sia per l’individuazione, censimento e regolarizzazione del patrimonio immobiliare e di terre pubbliche, sia nella predisposizione di bandi per l’assegnazione in locazione ai giovani interessati dei beni risultati abbandonati».
Lo afferma Franco Caccia, assessore comunale di Squillace alla programmazione e al turismo, riferendosi al progetto denominato “Sibater” (supporto istituzionale alle banche delle terre), finanziato dal Pon “Governance”, a cui ha aderito la giunta comunale squillacese. Il progetto è gestito dall’area “Mezzogiorno e politiche di coesione territoriale” dell’Anci, con il supporto tecnico dell’Ifel (istituto per la finanza e l’economia locale). Nella sede squillacese dello “Sportello Europa”, alla presenza della responsabile regionale del progetto Rosetta Alberto e di tecnici dell’Ifel, si è tenuta una riunione operativa.
Durante l’incontro, la Alberto ha illustrato le finalità etiche del progetto che, orientate verso la valorizzazione delle aree e beni abbandonati di cui molti comuni sono dotati, consente di potenziare le opportunità di lavoro, ma anche di agire per contenere e prevenire il degrado geologico-ambientale del territorio, salvaguardandone l’integrità idrogeologica.
«Il Comune di Squillace – ha rilevato la responsabile – si è dimostrato particolarmente attivo e tempestivo. “Sibater” si propone di valorizzare e mettere a sistema socio-economico beni oggi abbandonati, ma che nei decenni passati hanno rappresentato la spina dorsale dell’identità economica dei nostri territori. Accompagnare i nostri giovani in un processo di inclusione lavorativa e consentire loro di riappropriarsi di questo patrimonio è un’operazione destinata ad avere futuro».
Il lavoro prevede ora il completamento del censimento del patrimonio immobiliare e di terre di cui risultano proprietari il Comune di Squillace e i privati del territorio. In seguito sarà redatto un piano di valorizzazione che punterà all’individuazione di idee d’impresa funzionali ad una più efficace valorizzazione dei singoli beni censiti.
Sarà, infine, lanciato un avviso pubblico per l’assegnazione dei beni abbandonati a giovani interessati a creare impresa nei settori dell’agricoltura, turismo e artigianato. Gli aspiranti imprenditori potranno fruire gratuitamente di un supporto tecnico previsto dal progetto “Sibater” per la ricerca di finanziamenti rivolti alle nuove imprese, resi disponibili da leggi nazionali e regionali a sostegno all’occupazione giovanile. Nonostante i limiti imposti dall’emergenza sanitaria a Squillace, dunque, le idee e i progetti di sviluppo del territorio camminano in maniera costante e spedita.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud 11 dic 2020)