L’associazione “La Rete” di Squillace aderisce alla “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti” che quest’anno ha come tema centrale i “rifiuti invisibili”.
L’evento, giunto alla dodicesima edizione, si tiene dal 21 al 29 novembre, grazie all’iniziativa del comitato promotore nazionale, composto da Cni Unesco, Ministero dell’ambiente, Utilitalia, Anci, città metropolitana di Torino, Regione Siciliana, Legambiente, Aica ed Erica, con il contributo del Ministero dell’ambiente, del Conai e degli specifici consorzi di filiera. «Nonostante la particolare situazione – spiega la presidente de “La Rete” Rita Lami – non si è voluto mancare a questo appuntamento che è parte integrante della programmazione della nostra associazione.
A causa delle disposizioni in essere per la pandemia da Covid, l’intera iniziativa si svolgerà virtualmente attraverso la pubblicazione sulla pagina Facebook dell’associazione “La Rete” di slide informative sui rifiuti invisibili, cioè quella grande quantità di rifiuti generati durante il processo di fabbricazione e distribuzione dei prodotti, e che noi non vediamo.
La “Settimana” ci sfida a informarci sui chili in più che tutti portiamo sulle spalle a causa di modelli di produzione e consumo non sostenibili». La “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti” è nata nel 2009, all’interno del programma “Life+” della Commissione europea.
Dal 21 al 29 novembre riunisce amministrazioni pubbliche, cittadini, scuole, imprese, Ong, associazioni, che organizzano iniziative che promuovono la riduzione dei consumi, il riutilizzo di prodotti e materiali e il riciclo dei rifiuti, diventando la più grande campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione dei rifiuti in Europa.
Il crescente successo dell’iniziativa ha portato l’Italia nel 2019 a registrare 5.814 azioni, riconfermandosi così tra le nazioni più attive in Europa.
Anche per quest’anno l’obiettivo sarà coinvolgere il più possibile tutti per proporre azioni volte a prevenire, ridurre o riciclare correttamente i rifiuti a livello nazionale e locale.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 18 nov 2020)