Arrivano rinforzi nel Comune di Squillace. Il sindaco Pasquale Muccari, con proprio decreto, ha conferito all’avvocato Alessandro Consolo l’incarico di collaborazione specialistica a supporto diretto dell’organo di governo locale.
Secondo Muccari, l’amministrazione ritiene fondamentale approfondire l’attuale assetto istituzionale con particolare riguardo allo stato e alla funzionalità degli uffici comunali, per cui ha ritenuto opportuno individuare un professionista che assicuri ai componenti della giunta e allo stesso sindaco un idoneo supporto.
«Ho ritenuto – specifica il sindaco – di avvalermi un esperto estraneo all’amministrazione, in possesso di specifiche competenze e professionalità, a titolo gratuito e in relazione alle strategie da porre in atto. L’incarico si esplicherà in attività propositiva, di collaborazione e di consulenza nei confronti del sindaco e della giunta». Perplessità esprimono i consiglieri comunali di opposizione Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, del gruppo “Tuttinsieme per Squillace”.
«Mentre nel mondo intero – scrivono in una nota – aumenta la preoccupazione e la paura per quanto sta accadendo, per quello che la pandemia sta provocando, sia sotto l’aspetto sanitario che economico, cercando di studiare come far fronte, il nostro sindaco nomina un consulente che lo supporterà “nell’ambito dei compiti di carattere istituzionale”. Forse intende sostituire con il consulente i suoi assessori che non ci sembrano molto interessati alla vita amministrativa del nostro comune».
Mesoraca e Zofrea sottolineano che «alla task force creata nei mesi scorsi, che avrebbe dovuto risollevare le sorti del turismo nella nostra città, e di cui non si hanno notizie si aggiunge oggi un avvocato consulente. Ovviamente nulla da dire sul professionista, tra l’altro a noi sconosciuto; ma con quali grandi problemi istituzionali si dovrà misurare, considerato che fino ad oggi il sindaco ha giustamente usufruito delle gratuite consulenze del suo vicesindaco, avvocato anch’egli?».
I due consiglieri si dicono «certi che ora il sindaco, con il supporto tecnico-legale, darà, per esempio, una risposta al perché, dopo circa quattro mesi dalle dimissioni dell’assessora Cinzia Mellace, non sia riuscito ancora a nominare il secondo assessore in quota rosa, così come vuole la legge. Forse perché, avendo chiesto a tante donne di entrare in giunta, ha dovuto registrare solo molti rifiuti?».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 8 novembre 2020)