Dopo la proposta avanzata dal gruppo di opposizione “Tuttinsieme per Squillace” sui percettori di reddito di cittadinanza da impiegare in lavori utili alla comunità, il sindaco Pasquale Muccari precisa che «fino al 17 luglio sono sospesi tutti gli obblighi inerenti».
Secondo il sindaco, peraltro, la struttura stessa della misura non prevede tempi brevi, perché gli attori in gioco sono diversi: i beneficiari, l’Inps, i centri di assistenza fiscale, Poste italiane, i centri per l’impiego, le aziende, i navigator, ognuno con specifici adempimenti per competenza.
«È necessario sottolineare – puntualizza Muccari – che il Comune di Squillace ha una convenzione per i servizi sociali con Soverato, quale comune capofila dell’ambito, che anche per il reddito di cittadinanza, come per il sostegno per l’inclusione attiva e poi del reddito d’inclusione, ha degli obblighi ben precisi. Vale a dire che i progetti utili alla collettività (Puc), redatti dal comune capofila, dovranno essere caricati su apposita piattaforma e solo dopo questo adempimento i beneficiari della misura potranno “scendere in campo”.
Quindi, è chiaro che il coinvolgimento dei percettori di reddito di cittadinanza è strettamente legato ai progetti che saranno caricati sull’apposita piattaforma».
Muccari rende noto poi che le attività previste dalle linee guida possono essere di tipo culturale (ad esempio, la distribuzione di volantini o manifesti), artistico (come il supporto all’organizzazione di mostre o alla gestione dei musei), sociale (attività di supporto domiciliare a persone anziane o disabili), ambientale (riqualificazione dei percorsi paesaggistici o supporto all’organizzazione e alla gestione di giornate per la sensibilizzazione dei temi ambientali), formativo (supporto all’organizzazione e alla gestione dei corsi o del doposcuola per tutti gli ordini di istruzione), tutela dei beni comuni (come la manutenzione dei giochi per bambini nei parchi, verniciatura o riparazione). «Non possono essere oggetto di Puc – conclude il sindaco squillacese – tutte quelle attività che sono state poste in essere dall’amministrazione (contratto di appalto) o sostitutive di analoghe attività affidate esternamente dal comune.
Le attività previste non possono in alcun modo essere considerate lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo, il che significa che l’impegno dei beneficiari del reddito nei progetti non comporta l’instaurazione di un rapporto di lavoro. Queste le linee guida a cui dovranno attenersi i comuni e che anche il Comune di Squillace seguirà».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)