Momenti di concitazione e di paura a Squillace per l’azione di un maniaco che ha palpeggiato una ragazza vicino alla fermata degli autobus.
È accaduto il 31 gennaio, all’arrivo del pullman di linea delle “Ferrovie della Calabria” che trasporta studenti e pendolari a Soverato quotidianamente intorno alle ore 7.15. Giunto l’autobus alla pensilina di viale Cassiodoro, dove c’era ad attendere il solito gruppetto di studenti, ragazzi e ragazze che frequentano gli istituti superiori soveratesi, dal mezzo è sceso un uomo che ha preso di mira una delle studentesse, prima girandole intorno e poi mettendole le mani sul sedere.
Gli studenti poi hanno preso posto sull’autobus ed anche l’uomo è risalito sul mezzo, al che la ragazza si è subito spaventata. Un atteggiamento notato dagli altri passeggeri e dall’autista, che, resisi conto di quanto era accaduto, hanno fatto scendere lo sconosciuto dopo un breve tratto, vicino ad una pensilina dismessa che si trova all’entrata del centro abitato, in via Damiano Assanti.
L’autobus è poi ripartito con qualche ritardo. Nel frattempo, è scattato subito l’allarme sulla chat che i genitori degli studenti hanno creato su una applicazione di messaggistica istantanea, per cui in molti hanno provveduto a segnalare l’episodio ai carabinieri della locale stazione.
Per questi ultimi è bastato poco per intercettare l’uomo che girovagava per le vie di Squillace ed il cui aspetto rispondeva alla descrizione fornita: si trattava di un soggetto alto, con cappellino e giubbino blu. Il palpeggiatore, dunque, è stato condotto in caserma, dove è stata convocata anche la ragazza molestata con i genitori.
I militari hanno eseguito gli accertamenti del caso ed hanno deferito all’autorità giudiziaria il fermato, un uomo di 47 anni, che verosimilmente potrebbe essere indagato per violenza sessuale su minore. Secondo dati Istat, quasi sette milioni di donne italiane hanno subito almeno una volta nella vita una forma di violenza (20,2% violenza fisica, 21% violenza sessuale con casi nel 5,4% di violenze sessuali gravi, come stupro e tentato stupro).
E ci sono anche forme di abusi di diversa natura, come minacce, spintonate, schiaffi, calci e morsi, contusioni. Per quanto riguarda la violenza sessuale, il 15,6% delle donne ha subito quella più diffusa, come essere baciate, toccate o abbracciate contro la propria volontà, mentre i rapporti sessuali inflitti con la forza e contro la volontà della vittima sono al 4,7%, i tentati stupri al 3,5% e gli stupri effettivi al 3%.
La legge in Italia considera la violenza contro le donne come un delitto contro la libertà personale. Diverse sono le leggi approvate nel corso degli anno, fino ad arrivare all’ultima del 2019, definita “Codice Rosso”, che introduce reati gravi come il “revenge porn”, gli sfregi e le nozze forzate. E sono state notevolmente incrementate le pene per violenza sessuale, stalking e maltrattamenti in famiglia.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)