Continua la tradizione presepistica a Squillace grazie all’associazione AMA Calabria (auto mutuo aiuto), presieduta dalla psicologa Rosa Conca, che ha avviato un corso di presepistica artigianale attivo fino a domani. Il progetto è motivato dalla certezza di offrire un’ulteriore opportunità a tutti coloro che vogliono vivere momenti d’incontro e confronto, dove le conoscenze si sommano alle abilità ed allo scambio.
Lo scopo è inclusivo di ragazzi e/o anziani che attraverso il fare scambiano generosamente le conoscenze. L’idea del progetto, è nata dalla consapevolezza che la nostra cittadina ha sempre avuto una attenzione particolare nel celebrare le feste natalizie con numerose manifestazioni legate sia alla tradizione religiosa che a quella popolare. I giovani del Servizio civile della Pro loco di Squillace hanno collaborato per la realizzazione del progetto. A Squillace c’è una lunga tradizione in fatto di presepi.
In cattedrale ogni anno è possibile ammirare il presepe vivente, organizzato dalla Pro loco, con magnifici vestiti orientali, inoltre altri presepi sono costruiti per le vie della città e collocati negli atri dei palazzi nobiliari. È tradizione che anche nella piazza principale, ogni anno, venga allestito un presepe con figure a dimensione umana.
Poi la spettacolare manifestazione della “Cavalcata dei Re Magi” che si è svolta a distanza di 50 anni dalla prima edizione e che ha coinvolto centinaia di figuranti interessando tutte le contrade del paese. La costruzione del presepe rappresentava anche una disputa, durata molti anni, tra le due associazioni cattoliche, circolo san Giorgio e circolo Aldo Marcozzi, per preparare ogni Natale un modello di presepe che potesse sbalordire per le innovazioni tecnologiche ma anche per le forme artistiche.
La presenza delle botteghe artigiane di terracotta e dell’Istituto statale d’arte, ora liceo artistico, ha mantenuto viva la tradizione del presepe ed ha favorito la crescita di questa passione presente nel cittadino squillacese. Negli anni, inoltre, sono stati banditi molti concorsi, con una buona partecipazione di artisti, per premiare i presepiritenuti più originali eartisticamente validi.
Una tradizione ed una passione quindi che non si è mai spenta e che ininterrottamente ha continuato a vivere anche nelle nuove generazioni. Un artista presepista presente a Squillace fino agli anni 70, Peppino Riey detto “u Signura”, era diventato famoso proprio per la creatività che esprimeva nella costruzione dei presepi, tutti con personaggi creati rigorosamente in creta e colorati, che vendeva ai paesani ma anche a coloro che vivevano all’estero, tanto che nell’ultimo anno di attività riesce ad esportare circa 50 presepi in Svizzera, commissionati per la maggior parte da emigranti calabresi.
Oggi è presente a Squillace un museo del presepe, visitabile senza oneri, frutto della passione e tenacia di Vincenzo Gallo il quale da circa 50 anni può vantare una vasta collezione di presepiprovenienti da tutte le parti del mondo, costruiti con materiali diversi e che vanno dal microscopico presepe di pochi centimetri a quello molto più grande ed esteso.
Ancora oggi nelle nostre case viene allestito il presepe e nella notte di Natale viene deposto il Bambin Gesù dopo che tutta la famiglia ha osservato il rito del “Bacio del Bambino”, mentre il giorno della Epifania vengono inseriti i personaggi dei Re magi.
«Era, quindi, doveroso da parte dell’Associazione AMA Calabria – spiega la presidente Conca – contribuire a mantenere viva questa tradizione proponendo un corso di presepistica. Hanno aderito al progetto bambini ma soprattutto anziani, con la voglia di stare assieme, la maestra Ersilia Riey ed il maestro Franco Settembrino hanno creato attorno un’officina attrezzatissima dove la condivisione di uno spazio laboratoriale ha intensificato gli scambi comunicativi mettendo a confronto le rispettive competenze.
Sono stati utilizzati molti materiali, la maggior parte di riciclo.
Le conoscenze e le abilità hanno coinvolto i partecipanti contribuendo tutti alla creazione di 14 presepi bellissimi dove la creatività e l’amore si sono fusi per fare un’opera d’arte. I nostri presepi sono la sintesi di una filiera che a partire dai maestri coinvolge famiglie che vivono la disabilità, volontari assidui o occasionali, ma soprattutto persone della nostra bellissima comunità squillacese».
Carmela Commodaro