Il sindaco di Squillace Pasquale Muccari ha revocato l’ordinanza con cui aveva interdetto provvisoriamente l’utilizzo dell’acqua a Squillace centro per scopi alimentari. Martedì scorso, infatti, è arrivato il via libera da parte del Servizio igiene degli alimenti e nutrizione dell’Asp di Catanzaro dopo le analisi effettuate il 18 ottobre scorso il cui referto è risultato favorevole.
Muccari aveva emesso l’ordinanza di non potabilità limitatamente al centro storico della città, lo scorso 12 ottobre, dopo aver ricevuto dall’Asp l’esito delle analisi di laboratorio inerenti campioni di acqua della rete idrica squillacese prelevati al punto delle fontane pubbliche di viale Fuori Le Porte e di via Florestano Pepe, in cui gli stessi risultavano non conformi a causa della presenza di batteri coliformi. Il sindaco, quindi, ha ritenuto necessario disporre l’inibizione temporanea dell’acqua ad uso umano e l’adozione delle misure idonee finalizzate al contenimento dei parametri.
L’ufficio tecnico comunale e il soggetto gestore hanno provveduto poi all’adozione di tutte le misure prescritte dall’Asp di Catanzaro finalizzate alla riconduzione delle acque nei parametri di legge. Intanto, sempre riguardo al settore idrico, non c’è pace per la popolazione, questa volta di Squillace Lido e dei quartieri marini. Un guasto ha interessato martedì lo schema acquedottistico di Maiorizzini, che si trova nel territorio comunale di Amaroni, causando disagi nell’erogazione idrica in tutte le zone servite dall’impianto: oltre a Squillace Lido, anche Copanello, Girifalco e Amaroni.
Il problema ha riguardato l’avaria all’elettropompa del pozzo 3, che ha costretto la Sorical (società delle risorse idriche calabresi) ad ottimizzare la risorsa verso i serbatoi di accumulo.
La società si è subito attivata per realizzare alcuni pezzi speciali e per avviare l’intervento di sostituzione dell’elettropompa in piena sicurezza.
Per tale motivo, Sorical ha tempestivamente invitato i Comuni di Squillace, Girifalco, Amaroni e Stalettì a ottimizzare l’acqua presente nei serbatoi interessati, informando la popolazione e scongiurando usi diversi da quelli potabili e igienico-sanitari.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 27 ott 2022)