Veglia missionaria diocesana nella basilica concattedrale di Squillace, presieduta dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago. Con lui, oltre al parroco della città don Enzo Iezzi, molti altri sacerdoti della forania e della diocesi, religiosi e religiose e numerosi fedeli accorsi da tutta la diocesi.
Un momento di riflessione in occasione della Giornata missionaria mondiale. Suggestiva l’ambientazione, con la predisporre davanti all’altare del mondo dal quale partivano i cinque drappi colorati dei continenti, con cinque candele accese e il lezionario posto sull’altare.
È stata collocata anche un’immagine di Madre Teresa di Calcutta davanti all’ambone con un drappo che ricordava il suo vestito bianco e azzurro. La figura di Madre Teresa è stata proposta come testimone eccezionale di carità. “Vite che parlano” è il tema scelto dalla Chiesa per l’ottobre missionario. La serata si è sviluppata sulle parole di Madre Teresa in dialogo con papa Francesco: la descrizione della sua vita umana e la sua parabola spirituale e missionaria, esempio per tutti i cristiani.
“Di me sarete testimoni”, peraltro, è il titolo del messaggio di papa Francesco per la Giornata missionaria mondiale. L’arcivescovo Maniago nella sua omelia ha messo in risalto proprio la chiamata di ogni battezzato a rendere testimonianza di Gesù nel mondo. «I cristiani – ha puntualizzato – sono chiamati e mandati per la missione; una vita donata aperta agli altri, a prendersi cura degli altri, ad essere sensibili ai problemi altrui. La vita di ciascuno di noi parla e occorre chiedersi: la mia vita cosa dice?». In seguito, vi è stata una bella testimonianza da parte di una coppia che ha avuto un bambino autistico, aiutata dalla fede a comprendere e ad accettare, tanto da decidere di adottare poi una bambina.
La veglia di preghiera è proseguita con il rinnovo delle promesse battesimali e il mandato missionario, con l’impegno da parte dei fedeli di essere missionari verso il prossimo. Al termine a tutti i partecipanti è stata consegnata una matita con la frase “Sii matita nelle mani di Dio, vita donata”.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 26 ott 2022)