Dopo l’ultima seduta del consiglio comunale di Squillace in cui è stato approvato il bilancio di previsione senza la partecipazione dei gruppi di opposizione, il consigliere di minoranza Enzo Zofrea, puntualizza che la scelta di astenersi dal presenziare alle riunioni del consiglio non corrisponde ad un disinteressamento alle questioni che l’assemblea affronta.
Quella delle opposizioni, in pratica, secondo Zofrea «è una protesta verso i metodi vessatori della maggioranza a guida Pasquale Muccari».
«È tempo di bilanci – spiega poi il consigliere – e non ho mai visto entusiasmo in questa amministrazione che pure è composta da persone giovani, di esperienza, professionisti, uomini e donne con un forte attaccamento al territorio. Mai ricordo di aver sentito un progetto presentato in consiglio con fervore, con sincero trasporto. Zofrea aggiunge di aver visto «un sindaco poco attento ed una squadra fin troppo allargata, perché lo sappiamo la maggioranza non è quella che è stata eletta tre anni fa.
Una squadra sottomessa e pronta a seguirlo, senza nessun contraddittorio, poche iniziative, addirittura di qualche assessore o di qualche consigliere non ho mai sentito nemmeno la voce in consiglio comunale e il bilancio di previsione che è stato approvato è lo specchio di questa amministrazione pallida, timorosa, sommessa».
Entrando nel merito del documento contabile, Zofrea sostiene che si è fatto poco in termini di progettazione, di riqualificazione, di cura del verde, di attenzione ai servizi per le famiglie e per gli anziani. Sempre secondo il consigliere di minoranza, sono tanti i punti negativi che caratterizzano l’amministrazione: totale assenza di incentivi per la ripopolazione, rinuncia alla mensa e al trasporto scolastico, cimitero lasciato in una situazione di degrado, programma estivo rabberciato in un territorio in cui il turismo potrebbe dare lavoro e sviluppo almeno nei mesi di maggiore richiamo. «L’amministrazione comunale attuale – chiosa Zofrea – non ha un progetto per questa città e questo bilancio ci dice che non ce l’ha nemmeno per i prossimi tre anni».
Quindi, l’appello. «Squillace – sottolinea – ha bisogno di vita, aspirazioni e progettualità; ha bisogno di un ritorno alla politica, quella vera che animava la nostra cittadina facendone un faro per l’intera Calabria. Diamo a Squillace quello che merita, diamo vita e cuore al centro storico, diamo bellezza e vivibilità al quartiere marino, diamo servizi e attenzione alle contrade. Non è facile farlo, ma esistono forza, entusiasmo e competenze per fare quanto necessario».
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud, 14 set 2022