Se n’è andato così come aveva vissuto. Da solo e in silenzio. Il pensionato Benito Lapa, di 88 anni, di Squillace, è stato trovato morto nel suo rifugio tra i ruderi del monastero di Santa Chiara. Accasciato sul suo vecchio divano, accanto al tavolino e al letto.
Una dimora che aveva ricavato con mezzi di fortuna, perché egli aveva scelto di vivere in quel modo, nonostante tutti gli aiuti che la gente nel corso degli anni gli aveva offerto. La sua è stata una scelta di libertà. Viveva con una pensione sociale e grazie al “rifornimento” quotidiano di viveri da parte di volontari. Ultimamente non stava bene, anche la sua vista era precaria e, probabilmente il caldo di questo periodo ha fatto la sua parte.
Sul posto polizia locale e carabinieri che hanno interessato magistrato di turno e medici. Questi hanno constatato la morte per cause naturali. Sicché il corpo è stato rimosso e ricomposto nella cappella del cimitero, dove domani, alle ore 17, sarà benedetto, mentre alle ore 18 nella basilica cattedrale sarà celebrata una messa in suffragio.
Carmela Commodaro