Il problema c’è. Si lega alla carenza di personale all’interno del reparto di chirurgia dell’Ospedale di Soverato e si riversa nei poli di Squillace e Chiaravalle in cui sono state sospese le attività ambulatoriali di chirurgia.
La risposta data agli utenti recatisi nel nosocomio in cerca di chiarimenti, non aggiunge nulla di nuovo alla situazione che accomuna praticamente tutti gli ospedali calabresi. Il presidio di Soverato, dopo gli ultimi pensionamenti, è sottodimensionato e, nel reparto di chirurgia, mancano almeno 4 unità.
Una scelta di priorità per la direzione sanitaria che, in vista dell’estate, è costretta a fare i conti con una coperta troppo corta che rischierebbe di lasciar fuori i servizi ospedalieri. La durata della sospensione degli ambulatori dipenderà dall’entrata in organico di nuovi medici, necessaria per dar man forte ai chirurghi che, con un organico risicato, dovranno coprire le differenti turnazioni in vista della stagione estiva.
Le risorse umane a disposizione saranno chiamate a garantire e implementare i servizi che si preparano a far fronte ai problemi di un’utenza che si moltiplicherà a dismisura. Solo a Soverato è prevista la presenza del triplo degli abituali residenti, in una percentuale che si moltiplica per tutti i paesi del comprensorio.