«L’interesse superiore della città di Squillace, in questo momento politico ed elettorale, si realizza solo con la nostra unità: dobbiamo superare ogni visione particolare e personale, puntando al bene della città». Lo afferma l’ex sindaco e già presidente della Regione Calabria Guido Rhodio in un appello alla comunità in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Squillace che si terranno a maggio. «Cerchiamo – afferma – di non sbagliare obiettivo: le forze sane e i giovani hanno come unico e principale avversario il vuoto operativo». Per Rhodio, in particolare, occorre puntare sulla più ampia unità.
«Non avrebbe senso – aggiunge – quanto è successo in questi anni e in questi mesi, compreso lo scioglimento clamoroso del consiglio comunale con la nomina di un commissario prefettizio, se si riproponessero i soliti clichés, esponendo la città alla definitiva devastazione».
«La città – è l’amara constatazione di Rhodio – privata di una gestione autorevole e prestigiosa, sminuita gradualmente delle sue secolari tradizioni di civiltà, di democrazia e di religiosità, abbandonata a se stessa, rischia di spalancare le porte non solo al degrado irrecuperabile, ma alla stessa criminalità organizzata. Gli esempi dolorosi anche di queste ultime settimane dovrebbero preoccupare tutti, specialmente quanti vogliono il bene vero della città e le beghe paesane.
Squillace risulta a quanti si occupano del nostro territorio come un paese a rischio di criminalità dilagante. La crescente attenzione delle autorità e delle forze di polizia, anche provinciali, su quanto si sta verificando criminalmente ormai ripetutamente nel nostro territorio, e la stessa presa di posizione della Chiesa diocesana, dimostrano con quale preoccupazione esse seguono le nostre vicende, che noi tutti non possiamo sottovalutare irresponsabilmente, alimentando giocherelli inutili e dannosi per la vita delle nostre famiglie».
«Penso che nessuno di noi – è la conclusione dell’accorato appello – possa volere questa prospettiva e questo futuro per la nostra gloriosa ed amata città, punto di riferimento esemplare e dignitoso per tutte le comunità calabresi: dobbiamo evitare che la situazione sfugga di mano, come spesso accade in politica».
Salvatore Taverniti