C’è anche lo squillacese professor Pietro Emidio Commodaro tra i presbiteri che di recente hanno ricevuto l’onorificenza pontificia che Papa Francesco ha voluto loro dispensare ammettendoli ad essere “Cappellani di Sua Santità” con il titolo di “Monsignore”.
La notizia è stata diffusa dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, nel corso della solenne concelebrazione eucaristica a Torre Ruggiero, sabato scorso, in occasione della festa in onore della Madonna delle Grazie. Con don Commodaro, hanno rivenuto la stessa onorificenza don Giorgio Pascolo, don Leonardo Calabretta, don Francesco Isabello, don Andrea Perrelli, don Carmelo Fossella, don Francesco Munizzi, don Biagio Amato, don Achille Gigliotti e don Biagio Cutullè.
Il neo monsignore Emidio Commodaro ha compiuto 80 anni lo scorso 29 giugno. Ordinato sacerdote l’1 agosto del 1964, è stato parroco per 26 anni a Montauro e docente ai Seminari di Squillace e Catanzaro.
All’Istituto Teologico “San Pio X” di Catanzaro, dal 1977 ha insegnato “Storia della Chiesa”. Al suo attivo ha innumerevoli pubblicazioni scientifiche e lavori di ricerca, che spaziano tra la spiritualità dei certosini, e i sinodi diocesani, la figura del cardinale Sirleto, la filosofia, la storia ecclesiastica. Sacerdote “sui generis”, è molto apprezzato per la sua simpatia e la sua preparazione. Attualmente è rettore del Santuario della Madonna del Ponte.
Alla soglia degli 80 anni, ha voluto donare tutto il suo patrimonio librario e documentario, circa 4500 volumi, alla Chiesa. Oltre ai volumi donati all’archivio-biblioteca diocesana “Cassiodoro”, mons. Commodaro ha allestito una piccola memoria con le immagini di sacerdoti importanti che hanno contribuito a rendere grande la diocesi. Ai nuovi “monsignori” l’arcivescovo Bertolone ha rivolto un augurio paterno incoraggiando tutti i suoi collaboratori nel servizio alla comunità.
Carmela Commodaro