La tutela della salute è un bene comune da perseguire attraverso un lavoro integrato tra le diverse istituzioni del territorio. E’ con questo approccio che l’istituto comprensivo statale di Squillace ha accolto la proposta avanzata dall’assessore c omunale alla programmazione, Franco Caccia, di realizzare un percorso di sensibilizzazione rivolto agli studenti delle scuole sul tema degli stili di vita salutari.
Durante l’incontro di presentazione del percorso la dirigente scolastica Grazia Parentela ha sensibilizzato la platea dei docenti delle diverse scuole afferenti alla direzione didattica di Squillace sull’importanza dell’intervento incentrato sulla prevenzione di comportamenti poco salutari tra gli studenti. L’assessore Caccia ha precisato come la proposta si ponga in continuità con il lavoro finora svolto dall’assessore all’istruzione Rosetta Talotta, ed ha sottolineato l’attenzione riservata dall’amministrazione comunale verso i temi della salute e del coinvolgimento attivo dei ragazzi per favorire comportamenti responsabili nei diversi contesti di vita e di relazione: famiglia, scuola, comunità.
L’iniziativa vede la diretta partecipazione di personale esperto assicurato dal “Servizio per le dipendenze” (Ser.D.) dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, diretto da Franco Montesano, il quale, nel suo intervento, ha condiviso con i partecipanti i risultati di alcune recenti ricerche condotte dal suo servizio da cui emerge una progressiva e preoccupante diminuzione dell’età d’esordio dei consumi, in particolare di alcool e fumo, tra i giovanissimi. Secondo Montesano, la scuola può esercitare una preziosa azione protettiva dai fattori di rischio.
La psicologa Stefania Esposito ha illustrato la metodologia formativa prevista nel percorso da attuare nelle scuole primarie di Squillace che mira ad un attivo coinvolgimento degli studenti, in modo da costruire un responsabile atteggiamento delle nuove generazioni nei confronti dei rischi derivanti dai comportamenti di vita poco salutari che riguardano il fumo e l’alcool, ma che negli ultimi anni interessano molto anche l’uso eccessivo di internet e il gioco d’azzardo.
Salvatore Taverniti