Una serata sorprendente alla chiesetta gotica di Santa Maria della Pietà, a Squillace, accessibile per tutta la settimana di Pasqua, in occasione della rassegna “Porte aperte alla cultura”, dell’associazione culturale “Domus Pacis”.
Ieri sera era in programma un’apertura particolare della chiesetta, allestita per l’occasione con un’installazione del liceo artistico squillacese, curata dal docente Franco Esposito: una rivisitazione dell’Ultima Cena.
Occasione, soprattutto, per visitare il suggestivo sito archeologico del XIII secolo, con i giochi di luci e ombre notturni, con le fiaccole sistemate dell’associazione e con la suggestiva atmosfera a tema sacro elaborata all’interno della struttura gotica.
La serata si è trasformata in un assoluto successo, con un elevato numero di visitatori, oltre 200 in poco meno di tre ore, con richieste e chiamate anche da altre città della Calabria per poter accedere alla chiesetta e ammirare l’ambiente unico e prezioso di un edificio svevo sublime (per alcuni appartenuto ai Templari).
«Siamo contentissimi – dice Paolo Cristofaro, presidente della “Domus” – per l’ottima riuscita: non ci aspettavamo assolutamente una presenza così consistente di visitatori e curiosi in una sola serata. Abbiamo persino esaurito le brochure informative che avevamo realizzato per l’iniziativa e che contavamo di distribuire sino a domenica 1 aprile, giornata conclusiva della rassegna.
Segnale positivo di un successo inatteso, ma forse sperato, dopo fatica, passione e la volontà di valorizzare un sito dimenticato ed esposto a rischi». Le visite si sono protratte fino all’una di notte, con un via vai continuo di visitatori, dovuto forse anche alla classica visita ai sepolcri, tipica del giovedì santo, nel borgo.
Carmela Commodaro