Agostino ha superato tutti. Con la sua sensibilità ha dato una grande lezione di amore, quello vero. Un autentico messaggio di solidarietà e generosità a pochi giorni dal Natale.
Sembra una favola quella che ha origine da una letterina natalizia che Agostino Donato, un bambino di soli 7 anni, ha scritto a scuola. Agostino abita a Squillace Lido e frequenta la seconda elementare. L’insegnante ha dato ai ragazzi il classico compito: scrivere una lettera a Babbo Natale.
Quello che è uscito dalla penna del bimbo squillacese è sorprendente, anche per gli stessi docenti. Una letterina che lascia con la bocca aperta e lancia un messaggio così profondo da commuovere tutti. «Oltre ai giochini che tu già sai – ha scritto il bambino – vorrei ricevere un dono molto speciale.
Ho una cuginetta che amo molto. E’ una bambina speciale, però un po’ sfortunata, perché per camminare ha bisogno della sedia a rotelle e per respirare di un tubo lunghissimo». Quindi, la richiesta inattesa: «Vorrei una medicina per farla guarire».
Quella ragazzina “un po’ sfortunata” è Marica Costa, la cuginetta di 12 anni di Agostino. Dalla nascita è affetta da una malattia genetica, la “glicogenosi di tipo 2” o “malattia di Pompe”, che appartiene a un gruppo di patologie ereditarie caratterizzate dall’accumulo di glicogeno all’interno delle cellule o di alcuni organuli.
Una malattia che non dà scampo, ma per fortuna, quando Marica è nata, era disponibile una terapia enzimatica sostitutiva, molto efficace nelle forme infantili. Grazie a “Telethon” è stato possibile utilizzare il farmaco in via sperimentale. Dopo una crisi respiratoria, quattro anni fa, ha subito la tracheotomia per la ventilazione artificiale (“per respirare necessita di un tubo lunghissimo”, ha, appunto, scritto Agostino).
E Marica, grazie anche alla sua voglia di vivere, ha fatto il resto: circondata dall’affetto dei propri cari, sta crescendo, studia (ora frequenta la seconda media), le piace la danza. Ogni fine settimana Marica è attesa a casa del cuginetto Agostino, per condividere tante ore di riposo e di giochi.
«La mia famiglia – spiega Angela, la mamma di Marica – è stata sempre sostenuta da una fede profonda, che abbiamo trasmesso ai nostri figli. Tanto che a messa, durante la preghiera dei fedeli, Agostino, coinvolgendo l’assemblea, aggiunge sempre il suo pensiero per “Maricuccia”».
Grazie ad Agostino, la storia di Marica la conoscono tutti, perché la sua letterina a Babbo Natale ha fatto il giro del web e dei social, suscitando la commozione e l’ammirazione di tutti.
«Noi – affermano i familiari – siamo stati chiamati dalla maestra di Agostino perché ha voluto approfondire la vicenda di Marica». Ora tutti sperano in “quella medicina per farla guarire”: sarebbe il migliore regalo di Natale.
Salvatore Taverniti