L’8 dicembre, a Squillace, festa solenne in onore dell’Immacolata Concezione, guidata dal parroco don Giuseppe Megna e dal vicario parrocchiale don Fabrizio Fittante.
Dopo la processione della statua della Madonna per le vie cittadine, si è svolta la tradizionale sosta in piazza Duomo per l’omaggio floreale dell’amministrazione comunale e del sindaco Pasquale Muccari al monumento all’Immacolata. La celebrazione vespertina è stata presieduta dal decano del capitolo cattedrale mons. Raffaele Facciolo.
Nella vigilia della festa nell’ambito di un generale programma di rivalutazione e valorizzazione delle tradizioni popolari a cura della Pro Loco, è stato rinnovato il rito della “Piramide di fuoco” o “Castello di fuoco”, in onore della Madonna.
L’antica tradizione era scomparsa: si ha notizia perché riportata nelle cronache squillacesi del Settecento.
In occasione della celebrazione dell’Immacolata, una volta, la parte più importante e impegnativa della Confraternita era la costruzione della piramide di fuoco: una poderosa costruzione in legno, collocata nella parte centrale della piazza della città che richiedeva una grande quantità di legname.
Nella parte superiore della piramide veniva costruito un baldacchino, dove si collocava un quadro raffigurante l’immagine della Madonna.
La piramide di fuoco veniva interamente ricoperta con carta e spesso si incaricava un pittore locale per eseguire pitture di carattere religioso.
Tutt’intorno la piramide veniva illuminata da centinaia di candele e venivano fissate le girandole per i fuochi d’artificio in modo tale da renderla un vero castello di fuoco. Dopo la funzione religiosa della vigilia, la piazza è stata illuminata dal grande falò.
La serata è proseguita con la degustazione dei prodotti tipici del periodo natalizio.
Carmela Commodaro