Dopo la “visita” di quindici giorni fa, una nuova acquisizione di atti e documenti è stata svolta in questi giorni dalle forze dell’ordine nella sede del municipio di Squillace.
Alcuni agenti della Digos si sono ripresentati negli uffici comunali per acquisire copia di alcuni atti. Il 16 ottobre scorso gli agenti hanno acquisito un migliaio di fotocopie di documenti vari.
Stesso copione nell’ultimo blitz, nel corso del quale, con la collaborazione degli amministratori e dei funzionari comunali, sarebbero state acquisite copie di tutti gli atti relativi alla gestione dei rifiuti solidi urbani da due anni a questa parte. Resta sconosciuta, comunque, l’origine dell’eventuale inchiesta in corso, evidentemente delegata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.
Non si conoscono, infatti, i particolari delle operazioni attuate, ma se gli atti acquisiti riguardano la vicenda rifiuti, giova ricordare che da oltre due anni il servizio viene espletato dalla ditta “Sieco”, con sede in provincia di Bari, con affidamento diretto e fino all’espletamento del bando di gara. Tutto ha avuto inizio il 31 agosto del 2015, quando il sindaco di Squillace ha emesso un’ordinanza contingibile ed urgente, con la quale affidava, per la durata di sei mesi, la gestione dei servizi di igiene ambientale in maniera diretta, alla ditta pugliese.
L’1 marzo successivo è stata emessa una seconda ordinanza contingibile ed urgente con la quale si prorogava, per ulteriori sei mesie fino all’espletamento del bando di gara,l’affidamento del servizio alla stessa ditta.
Nell’ottobre dello scorso anno, in risposta ad un’interrogazione di alcuni consiglieri comunali sulla proroga del servizio, il sindaco assicurava che l’amministrazione stava lavorando sulla predisposizione del nuovo bando di gara. Sulla vicenda, varie volte, è stata interessata con una serie di esposti magistratura, prefettura, Corte dei conti e altre autorità.
Lo stesso vicesindaco squillacese, in una seduta di consiglio comunale, ha invitato il sindaco ad accelerare le procedure per l’espletamento della gara; e nello scorso mese di settembre un altro membro della giunta comunale avrebbe scritto in merito al prefetto.
Finalmente, in seguito, è stata elaborata una bozza di bando di gara, sottoposta in una riunione informale con alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza, mentre il progetto definitivo dello stesso bando è stato approvato dal consiglio comunale nella seduta del 24 ottobre scorso. L’impegno finanziario si aggira sui due milioni di euro per quattro anni.
Salvatore Taverniti