Il primo giorno di maggio, a Squillace, si celebra la festa del lavoro cristiano. Si è ripetuta anche quest’anno la tradizione della festa del 1° maggio , dove il rettore don Commodaro ha presieduto la solenne celebrazione.
«Oggi – ha detto il sacerdote – è la festa della nostra pietà popolare. Il pellegrinaggio è stato istituito negli anni Cinquanta dall’allora vescovo mons. Armando Fares, per promuovere la venerazione verso la Madonna del Ponte». «Questa – ha rimarcato – è la festa della Madonna dei poveri: a lei si rivolgono gli uomini e le donne per le proprie necessità umane e spirituali. Nei tempi passati, dopo la mietitura, coloro che lavoravano nei campi si fermavano al santuario e, rivolgendosi alla Madonna, chiedevano la sua protezione. Oggi rinnoviamo quella pietà popolare, invocando Maria per i nostri giovani che non hanno lavoro, per quelli che imboccano la strada dell’emigrazione, per i malati, i poveri».
Nel piazzale del santuario si è svolta la tradizionale processione della statua della Madonna e, nel pomeriggio, una messa per gli ammalati. Il santuario della Madonna del Ponte sorse intorno all’anno 1000 come eremo bizantino e il titolo è dovuto alla sua vicinanza al ponte sul fiume Alessi. L’origine è da collegarsi alla presenza dei monaci basiliani.
La chiesa fu costruita nel 1754 intorno alla facciata di un vecchio muro su cui un ignoto pittore aveva dipinto l’immagine della Vergine. La chiesa è stata elevata a santuario nel 1978. Il fabbricato è stato restaurato e ristrutturato grazie all’iniziativa del defunto rettore del santuario don Domenico Cirillo.
Salvatore Taverniti