«Se perdo me ne vado, ma se vinco io, allora la minoranza deve trarne le conseguenze e andare a casa». Lancia la sfida il sindaco Pasquale Muccari. E lo fa dagli scranni del consiglio comunale, che sabato 2 aprile ha approvato il bilancio di previsione 2015 e quello pluriennale 2015-2017. Alla riunione ha preso parte solo il gruppo di maggioranza. Prosegue, infatti, la protesta delle opposizioni, che anche questa volta non hanno partecipato alla seduta, dopo aver rilevato che la maggioranza non avrebbe dato seguito al decreto del Ministero dell’Interno col quale si faceva obbligo al comune di deliberare entro il 12 marzo sia il rendiconto 2014 che il preventivo 2015. Nella seduta del 12 marzo è stato portato per l’approvazione il solo bilancio 2014, per cui, secondo la minoranza, i termini non sono stati rispettati. I sei consiglieri di opposizione si sono, quindi, autosospesi dalla loro funzione istituzionale, preannunciando di non partecipare a nessuna riunione consiliare che abbia all’ordine del giorno atti contenuti nel decreto che il Viminale ha indirizzato al Comune di Squillace. Non solo. L’opposizione preannuncia ricorso anche sul nuovo bilancio approvato, atteso che «ci risulta – sottolineano i sei consiglieri – che il prefetto, a seguito di un nostro intervento, ha chiesto al segretario comunale di relazionare sul rispetto di quanto prescritto nel decreto del Ministero dell’Interno». Un’altra disputa tra minoranza e maggioranza riguarda la verifica del numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute consiliari del 12 marzo e di sabato scorso. Da qui l’invettiva di Muccari, che lancia la sfida alle opposizioni. «Noi andiamo avanti sulla nostra strada – afferma – e risponderemo ai loro atti e alle loro denunce. Se perdo, me ne vado a casa, ma se vinco io devono andarsene loro». Il consiglio, intanto, ha proceduto ugualmente all’approvazione del bilancio 2015, che si aggira sui nove milioni di euro, e delle pratiche propedeutiche, come il piano triennale delle opere pubbliche, il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e il riaccertamento straordinario dei residui. In particolare, tra le opere pubbliche vi sono la realizzazione del parco fluviale, l’adeguamento degli impianti del centro servizi per l’artigianato e l’efficientamento energetico dell’edificio scolastico di via Assanti. In relazione alle alienazioni immobiliari, il comune mette in vendita circa quaranta case popolari di cui è proprietario, contando di ricavare circa 600 mila euro.
Salvatore Taverniti