Celebrata anche nell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace la 102a “Giornata mondiale del migrante e del rifugiato”, con il tema voluto dal Papa per quest’anno: “Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia”.
La serata ha avuto inizio con la celebrazione eucaristica, nella chiesa di S. Nicola vescovo a Squillace Lido. Il parroco padre Piero Puglisi, direttore dell’Ufficio diocesano “Migrantes” e presidente della Fondazione “Città Solidale onlus”, ha rivolto un saluto di benvenuto, spiegando il senso dell’iniziativa, che vuole ogni anno aiutare a riflettere sull’importanza dell’accoglienza e che è stata organizzata dall’ufficio da lui diretto insieme alle associazioni “La Rete” e “Spazio Aperto” di Squillace, il circolo sportivo e l’oratorio parrocchiale, la Fondazione “Città Solidale”.
Tra le autorità presenti, il prefetto di Catanzaro Luisa Latella, il sindaco di Squillace, Pasquale Muccari, e quello di Gasperina, Gregorio Gallello (comuni in cui sono presenti centri di accoglienza per stranieri), il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Girifalco, capitano Silvio M. Ponzio, il comandante della Stazione di Squillace luogotenente Antonio De Nardo, il pastore della Chiesa evangelica della riconciliazione, Rainer Van Gent; ed altri sacerdoti e diaconi della diocesi.
Il prefetto ha sottolineato l’importanza della giornata: il fenomeno dell’immigrazione, che è sempre stato uno dei problemi di maggior rilievo, in questo periodo è diventato un fattore che incide ancora di più nella storia dei nostri territori. Muccari ha espresso gratitudine a padre Piero, che gli ha fatto intraprendere questo cammino di crescita, vissuto oltre che come sindaco, anche come medico. L’arcivescovo metropolita mons. Vincenzo Bertolone, nella sua omelia, ha sottolineato come nella giornata mondiale tutti siamo invitati a riflettere sulla condizione dei migranti, facendo notare come la Calabria, nonostante la sua povertà, riesca anche ad essere una regione accogliente. «Il valore della misericordia – ha aggiunto – non dovrebbe essere riferito solo all’accoglienza che è un’opera di misericordia, come le altre opere di misericordia, ma recuperando il rapporto con Dio, con i comandamenti, con le virtù».
E’ seguita una fiaccolata per le vie di Squillace Lido, con la presenza di striscioni e slogan e l’accensione di un grande falò della pace, in cui simbolicamente bruciare l’odio, il razzismo e l’intolleranza.
A chiudere la serata, la condivisione di piatti tipici, calabresi ed africani, allietata dal suono dei bongos africani, delle zampogne calabresi, e dal coro gospel della Chiesa Evangelica di Campagnella.
Salvatore Taverniti