«Quando, nell’ultima seduta del consiglio comunale, ho parlato di debiti, mi riferivo alle richieste da parte di creditori per essere ammessi nella massa passiva: un debito “cartaceo” che ho valutato in una cifra superiore ai quattro milioni di euro». Lo afferma il sindaco di Squillace Pasquale Muccari in riferimento ai chiarimenti chiesti dal consigliere di opposizione Ruggero Mauro. Naturalmente si tratta di richieste di creditori che devono essere istruite. Un’operazione, che, secondo Muccari, è delicata e deve essere fatta con grande senso si responsabilità. Il sindaco fa cenno anche ai debiti fuori bilancio, che «con certezza – dice – sono superiori a quelli certificati con il piano di riequilibrio, in quanto alcuni sono emersi dopo la redazione dello stesso piano. Ci sono anche spese in conto capitale che potrebbero essere ribaltate dall’Organo straordinario di liquidazione alla mia amministrazione».
Sempre secondo Muccari, «si tratta di una fase delicatissima per il nostro comune, che sta vivendo una situazione drammatica, in cui le polemiche sono nocive». «La nostra amministrazione – aggiunge – sta procedendo a tentoni.
Non abbiamo capacità finanziaria per garantire persino le spese ordinarie. Stiamo gestendo la cosa pubblica in dodicesimi rispetto al bilancio 2013. Una notizia positiva è venuta nei giorni scorsi dal Ministero dell’Interno che ha approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato dell’anno 2014». Ma, sottolinea Muccari, «ci sono delle prescrizioni che sarebbero state valide anche con il piano di riequilibrio».
Ed è con ciò che l’amministrazione Muccari è chiamata a fare i conti nel percorso di risanamento finanziario in cui è impegnata dopo la decisione di dichiarare il dissesto al 31 dicembre 2013.
Salvatore Taverniti
ci chiediamo se l’ammontare lo ha determinato lui..a cosa serve il commissario… sardo bruzzese