Borgia. Questo il titolo dell’ultima opera storica sull’omonima cittadina in provincia di Catanzaro, realizzato dal prof. Salvatore Guerrieri.
L’opera è una ricostruzione storica di Borgia dalle origini fino ai nostri giorni senza trascurare il circondario ovvero la mutua interazione che esiste tra diversi paesi vicini.
Suddiviso in capitoli per favorirne la fruibilità e la lettura e contenente solo brevi riferimenti e richiami alla storia ufficiale (diversamente reperibile nei vari testi di storia)per non appesantirne il contenuto, il volume non è inteso come un serie di dati che vanno ad aggiungersi a quelli già noti, ma piuttosto una presentazione narrativa di fatti e avvenimenti, vagliati con rigore scientifico e secondo un’ipotesi di ricerca continua dove dati e documenti non esistono per se stessi ma in stretto rapporto con quelli che li precedono e li seguono per dare al lettore una conoscenza più ampia e dettagliata possibile in una visione e in una problematica globale.
La ricostruzione parte dalla trattazione del nucleo originario presente nel territorio, rintracciabile nel borgo di “Palafhorío gionto con Meghale”, per passare alla venuta greca e poi romana, di cui sono evidenziate le influenze, i resti archeologici, oggi “Parco archeologico di Scolacium”, e territoriali e i ‘relitti’ linguistici e di costume fondamentali per l’evoluzione e la trasformazione del territorio. Quindi si è passati alla storia e all’evoluzione feudale del Principato di Squillace, cui apparteneva Palafhorío e poi il casale di Borgia, e alle diverse presenze di popolazioni che hanno definito integrandosi i ruoli, le funzioni e il consolidamento della classe egemone (feudale, borghese, intellettuale) e di una classe subalterna, la quale ritroverà di volta in volta la «propria esistenza storica» rifugiandosi in schemi e strutture concorrenziali, quali il brigantaggio o anche un mondo magico-cristiano (ritualità della morte, malocchio, vita delle congreghe) e poi in organizzazioni politiche che la vedranno finalmente protagonista nelle vicende dell’ultimo cinquantennio del ‘900. Un processo lungo e un farsi storico sui quali determinanti sono stati l’analfabetismo, la spinta migratoria, gli sconvolgimenti sociali, le attività lavorative, la produzione, le calamità e spesso e soprattutto una classe egemone poco illuminata e protesa esclusivamente al potere personale, che hanno definito le componenti del Novecento fino al 2015, frutto e conseguenza insieme di premesse storiche antiche e recenti.
Un posto di rilievo (come potrebbe non averlo!) è toccato al “Parco Scolacium di Borgia” e alla storia ad esso legata, in una specifica sezione e nel contesto, senza dimenticare i “borgesi illustri” ma anche gli “eroi silenziosi” dei quali la storia ufficiale spesso si dimentica, “i portali”, resti architettonici da tutelare, i “casolari”.
La presentazione del libro, avvenuta com’è noto lo scorso 10 ottobre, presso la sala Consiliare del Palazzo di Città, rappresenta –così come ha affermato il Sindaco Fusto –un momento importante per l’intera comunità borgese sia perché espressione culturale in se e sia , o ancor di più, perché parla proprio della città.
Assume un’importanza ancora maggiore – ha chiosato ancora Fusto – perché giunge in un momento in cui la fa da padrona la tecnologia, l’informazione viaggia a velocità diversa attraverso altri canali, la lettura avviene per mezzo di tablet e/o smartphone e la carta stampata è sempre meno diffusa.
Un libro su carta stampata, almeno per gli intenditori, ha un altro senso, un altro sapore e valore.
È importante recuperare la storia e i valori della nostra comunità e della regione perché essi possono rappresentare la chiave di volta per l’auspicato sviluppo in diversi settori che rappresentano le ricchezze/bellezze da capitalizzare.
La storia ci può consentire di recuperare la memoria. Dalla storia è possibile trarre degli spunti di riflessione; essa ci permette d’imparare dagli errori e dai successi del passato – ha detto ancora Fusto.
Tutto ciò lo si intuisce già dalla lettura delle prime pagine di questo volume.
Onorata di essere stata invitata ad un evento come questo in cui si respira cultura e di sedere accanto all’autore di una simile opera, ha detto l’assessore regionale Carmela Barbalace, donna di cultura conoscitrice ed estimatrice di tutte le opere che riguardano la Calabria.
Un tempo c’erano i sussidiari. Ora questi non ci sono più e allora ben vengano libri come questo. Guai se non ci fossero scrittori come Salvatore Guerrieri e se l’appassionante storia della nostra terra non potesse essere conosciuta dai più giovani e tramandata.
Opera di un figlio di questa terra, attento studioso che ci ha donato questa importante opera che entra a far parte del patrimonio locale e che presto andrà ad integrare la splendida ed invidiata biblioteca comunale (oggi oggetto di lavori di sistemazione). Apprezziamo l’invito dell’assessore Barbalace per far conoscere la storia locale ai giovanissimi alunni di Borgia e ci prodigheremo affinchè il contenuto di questo libro che parla della nostra storia possa essere divulgato nelle scuole locali.
Ci auguriamo possa, inoltre, essere di spunto per valorizzare il nostro patrimonio, turistico archeologico in primis ma non solo. Così si è espresso l’assessore alla cultura Bruno. Lo stesso ha colto l’occasione per dare la notizia che nella nuova programmazione dei fondi regionali delle politiche attive si darà certamente modo di tenere maggiormente aperto il parco archeologico di Scolacium.
La storia siamo noi! affermato l’archeologo dr Ruga. Questo testo – che si potrebbe definire enciclopedico – è realizzato con rigore e metodo e ne farò buon uso, utilizzandolo certamente come manuale di riferimento per alcune ricostruzioni storiche e letture analitiche del territorio nelle ricerche locali.
Leggendo ad esempio il capitolo che narra del terribile terremoto del 1783 vien da pensare che si potrebbe creare un polo per lo studio dei terremoti storici.
Con il suo fedele riportare alcuni termini dialettali usati nei diversi periodi storici, il libro è utile anche per il ritrovamento del patrimonio linguistico dialettale.
A concludere la serata, prima dei saluti e ringraziamenti finali del Sindaco, l’intervento-saluto del prof. Guerrieri, autore del libro che, nel ringraziare tutti i presenti e l’Amministrazione comunale con in testa il sindaco e l’assessore Barbalace per il suo amore per la Calabria, ha svelato alcuni retroscena ed aneddoti legati alla realizzazione di questa – che ha definito – la sua ultima opera su Borgia, non intendendo realizzarne, in futuro, delle altre.