Nozze d’oro, il 25 aprile scorso, per Ciccio Megna e Ada Aceto, entrambi di 74 anni non ancora compiuti, di Squillace. Per festeggiare degnamente il mezzo secolo di matrimonio, Ciccio e Ada hanno voluto accanto a loro i parenti più stretti.
A partire dai tre figli, Mimmo, Rino e Alessandro, con le mogli e le amate nipotine Mariada e Laura. Hanno partecipato alla grande festa anche i fratelli e le sorelle dei coniugi Megna, con i rispettivi consorti e figli.
Una famiglia molto grande e molto unita, essendo sei i fratelli di Ciccio (Aldo, Antonio, Gregorio, Grazia, Angela e Maria) e nove quelli di Ada (Vito, Franco, Antonio, Osvaldo, Walter, Flavio, Sandra, Flora e Anna). Mentre Ada è casalinga, ma molto impegnata nei gruppi di preghiera squillacesi, Ciccio, ora in pensione, ha svolto il lavoro di centralinista all’ospedale civile di Catanzaro, ma anche il carabiniere a Roma.
E’stato anche apprezzato presidente della squadra di calcio di Squillace e della Pro Loco, amministratore locale in qualità di vicesindaco e assessore ed attualmente ricopre la carica di presidente dell’associazione folkloristica “Carnevale Squillacese”. Quando a Squillace si parla di “Agosto squillacese” e di sfilata dei carri allegorici di Carnevale, si parla inevitabilmente di Ciccio Megna.
Di questi tempi, intanto, non tutti hanno il privilegio di raggiungere i 50 anni di matrimonio, per cui i due coniugi hanno voluto celebrare questa data con una festa speciale, ritrovandosi al Santuario della Madonna del Ponte, per rinnovare il loro “sì”, mano nella mano, come due novelli sposini, davanti al rettore don Emidio Commodaro, come già accaduto 25 anni fa in occasione delle nozze d’argento ed in ricordo della loro prima unione avvenuta il 25 aprile 1965.
Commozione inevitabile per loro e per tutti i parenti e poi festa grande al ristorante “La Cabana”, con tanto di menù delle grandi occasioni e l’immancabile torta.
Salvatore Taverniti