Tra i lavori per la prevenzione del rischio idrogeologico e l’ammodernamento degli impianti irrigui deliberati dal Consorzio di bonifica “Ionio Catanzarese” nell’ultima seduta della deputazione amministrativa vi è anche il progetto relativo ad interventi di mitigazione del rischio idraulico e salvaguardia ambientale sul fosso “Ceraso”, in agro del Comune di Squillace.
Una zona di notevole pregio paesaggistico, a qualche centinaio di metri dall’area archeologica di Scolacium e a due passi dalla statale ionica 106.
Obiettivo del progetto, redatto dall’ingegnere Pietro Filippa, è la messa in sicurezza di un tratto di circa un chilometro del fosso “Ceraso”, mediante interventi di ingegneria naturalistica e di rinaturalizzazione. Un intervento necessario visto il forte interesse naturalistico che ha questo tratto di fiume vicino ad un antico mulino ad acqua, a ridosso del quale vi è un muro a secco del XVIII secolo.
La messa in sicurezza dell’asta fluviale, quindi, non può prescindere dal forte interesse culturale e naturalistico che ha tale sito, che va, per questo, salvaguardato con interventi specifici e non invasivi.
Opere che, tra l’altro, rientrano tra gli interventi programmati dal Pai (piano assetto idrogeologico) della Regione Calabria.
«Si tratta – afferma il presidente del Consorzio di bonifica Grazioso Manno – di un progetto immediatamente cantierabile che inciderà notevolmente sulla sicurezza territoriale, necessaria non solo all’esercizio dell’agricoltura, ma indispensabile per qualunque attività economica».
Salvatore Taverniti