Ancora un successo per il libro “Hanno fatto di noi dei migranti” di Giuseppe Mungo, presentato nei giorni scorsi a Roma in due librerie. Mungo, autore squillacese, all’età di 10 anni, nel lontano 1957, è partito dalla Calabria insieme alla sua famiglia alla ricerca di una terra che possa offrire futuro e solidità. La Francia è stata per lui la sua nuova patria.
Il libro rivela, appunto, un racconto di una vita fatta di iniziali disagi e di successive affermazioni. La novità della presentazione è stata una “lettura teatralizzata”, grazie alla partecipazione del commediante francese Michel Damiens. Il “reading” in italiano e francese è stato reso possibile dalla professionalità della linguista squillacese Concetta Sinopoli.
Il racconto di Mungo è un grido di ribellione, quello di uno sradicamento: «Addio a te, mio Sud, dove la luce trasforma la miseria in una bellezza minerale, che nessuna ingiustizia riuscirà mai a corrompere». Un libro, in pratica, che rivela tutta l’attualità di questo momento sull’emigrazione di tanti che arrivano in Italia e in Europa alla ricerca di una vita migliore; e che rivela come tanti nostri giovani sono i nuovi emigranti del tempo attuale.
Al termine, nelle due librerie della capitale, ci sono stati vari interventi dal pubblico, che ha apprezzato il lavoro di Mungo, il quale oggi è un uomo e un autore realizzato e che ha scelto di essere cittadino francese per riconoscenza al Paese che gli ha dato la possibilità di una vita migliore. Ma Mungo si sente ancora uomo del Sud, radicato fortemente alle sue origini e fiero per il percorso realizzato nella sua vita.
Ogni estate torna nella sua Squillace per trascorrere un periodo di vacanza.
Carmela Commodaro