“Tolleranza zero”, a Squillace, per i morosi dell’acqua. L’ha avviata in questi giorni il sindaco Pasquale Muccari, che sta spedendo ai “portoghesi” la lettera, con la quale comunica l’avvio del procedimento di preavviso del distacco dei loro impianti dalla rete idrica comunale.
Per il momento, il provvedimento riguarda i possessori di seconde case, cioè quelle persone che hanno un regolare contratto con il comune per il servizio idrico, ma che solitamente trascorrono a Squillace solo pochi periodi dell’anno e che spesso “dimenticano” di pagare i tributi, nonostante la regolarità delle notifiche e l’invio degli atti interruttivi della prescrizione.
«La sospensione dell’erogazione dell’acqua – spiega Muccari – costituisce un atto dovuto, al fine di procedere al recupero del credito per inadempienza, ma anche per evitare danni erariali al comune. Il nostro ente si trova in dissesto finanziario ed occorre recuperare tutti i residui attivi.
Abbiamo deciso di porre la parola “fine” cominciando a recuperare i ruoli dell’acqua potabile inevasi». La mannaia comunale, comunque, non sarà implacabile, in quanto i contribuenti che riceveranno il preavviso avranno tempo di produrre memorie difensive e, se si trovano in disagiate condizioni economiche, possono richiedere la rateizzazione dei pagamenti, ma in assenza di riscontro si ritroveranno il contatore distaccato e sigillato.
Non si conosce con precisione l’entità delle somme in ballo, ma si tratta sicuramente di soldi che daranno respiro alla deficitaria situazione delle casse comunali.
Nella lettera inviata ai morosi non si precisa se, oltre al distacco dell’acqua, si procederà al recupero forzoso delle somme dovute. Si spera che lo stesso preavviso venga recapitato anche ai cosiddetti “grandi morosi”, che risulterebbero debitori del comune per diverse migliaia di euro.
Il Comune tenta di recuperare le somme dai morosi che non pagano l’acqua
Salvatore Taverniti