Ruggero Mauro: Gli elettori non vi hanno votato per dichiarare il dissesto che certifica il fallimento del vostro progetto politico

Signor sindaco, egregi colleghi, signori cittadini

Siamo consapevoli di quanto gravosa e difficile sia la dichiarazioni di dissesto finanziario per il nostro comune.
E siamo altrettanto consapevoli di quanto malcontento si diffonderà e quanto questo inciderà sulla tranquillità delle nostre famiglie. Quanti altri sacrificidovranno patire i nostri cittadini?
Già’ notevolmente tartassati soprattutto pensionati, disoccupati,senza lavoro. Dov’è andata a finire la dignità sociale?
E come se non bastasse per garantire i servizi, saranno prelevati più’ soldi dalle tasche deicittadini incolpevoli.
Saranno richiesti maggiori oneri per pagare scuolabus, mensa e gli altri servizi e tutto costerà di più.
Il paese attraverserà’ alcuni anni terribili (non e’ allarmismo) non ci si rende conto di quanto danno si sta procurando con questa scelta.
Sappiamo anche, che c’è un buco nelle casse comunali , che ci sono svariati debiti fuori bilancio che con gli anni si sono stratificati, senza che nessuno abbia cercato di porvi rimedio.
E siamo parimenti consapevoli che esiste una condizione certificata di deficit strutturale sancito dai parametri di legge e dalle relazioni dell’ufficio finanziario comunale e dal revisore dei conti.
Ma qualcuno, mentendo e spargendo menzogne, ha l’ardire di negare la gestione fallimentare che abbiamo trovato in eredità.
Qualcuno parla come uno spettatore neutrale e distante come se non avesse partecipato, anch’egli, a questo fallimento.
Qualcuno pensa di essere estraneo e propone a questo civico consesso il dissesto finanziario dell’ente, nato da un disordine generalizzato politico-amministrativo-tecnico.
Questo qualcuno sig. Sindaco se non l’ha capito è anche lei che pur consapevole della gravità della situazione si e’ candidato a sindaco promettendo di essere l’unico salvatore della patria.
Ed oggi apre la botola del baratro per Squillace.
Per certi aspetti è forse quello che ci meritiamo.
Dovrà spiegare però, sig. Sindaco, di tutti gli anni di cattiva amministrazione testimoniati dalle varie pratiche poste sotto sequestro;
Dovrà’ spiegare di anni di cattiva informazione e di colpevoli omissioni;
Dovrà’ spiegare anni d’inganni e di complicità’ ( preventivo e consuntivo 2013 — piano di riequilibrio).  Anni di deplorevole tradimento della fiducia degli elettori che hanno portato Squillace al declino etico-morale ed economico.
Oggi sig. Sindaco, sollecitate con una certa frenesia, il dissesto comunale quale soluzione dei mali.
Ed allora'”perche'” si e’ astenuto al preventivo ed al consuntivo 2013? Perché ha votato a favore del piano di riequilibrio finanziario?
Come mai non ha tentato minimamente di approvare il bilancio di previsione 2014. Avrebbe dovuto portare il bilancio di previsione 2014 se in deficit? Certo,con la conseguenza successiva delle sue dimissioni ed andare da qui ad un anno nuovamente al voto.
Questo sarebbe stato il passo politico da fare. Questo gesto le avrebbe dato uno spessore politico. Questo passo avrebbe avuto l’appoggio dei cittadini. Ed invece no!
Ha voluto a tutti i costi il dissesto, ma si ricordi che questa scelta sarà un boomerang.
Voi dichiarate il dissesto, ne prendiamo atto, altro non possiamo fare se non affermare che questa era una sua strategia. Strategia che era già stata scritta prendendo in giro i cittadini che l’hanno sostenuta.
Noi lo abbiamo ripetuto più’ volte nei nostri comizi, ma mentre cl battevano le mani e ci dicevano bravi dopo votavano lei signor sindaco. Ci dispiace di non essere stati creduti, ma nonostante ciò, il nostro pensiero va alla gente di Squillace, agli imprenditori, ai commercianti, agli artigiani che pagheranno con i loro soldi per i danni da altri procurati.
La nostra preoccupazione e’ per le tante famiglie che saranno in maggiore difficoltà  per pagare gli errori subiti e patiti a causa degli sprechi e dell’ insipienza di una classe politica disorientata e senza bussola.
Noi non abbiamo visto tentativi di risanamento e di rinnovamento politico- amministrativo.
Vediamo, piuttosto, il riproporsi di un vecchio schema di gestione della cosa pubblica.
Noi oggi vediamo un sindaco che pensa solo a salvare se stesso e la sua carica, senza dare risposte concrete ai cittadini e che gioca a scaricare le responsabilità a questo o a quel politico – a questo o a quel tecnico. Gli elettori non vi hanno votato per dichiarare il dissesto, ma per cambiare registro ed amministrare con giustizia. 

Cosa dovrà pensare ora il cittadino?
Un sindaco navigato amministratore ed esperto in bilancio
Un assessore avvocato e professore universitario
Un assessori architetto ed esperto in urbanistica
Un assessore esperto in enti locali e personale
Un assessore esperta e con esperienza amministrativa
E anziché trovare soluzioni alternativi: al dissesto (perché non vi siete mai seduti a studiare la pratica più importante) ve ne lavate e le mani edichiarate il dissesto.
E allora a che servivano tutti questi esperti?
Anch’io da semplice ragioniere avrei potuto decidere in tal senso.
Ma non l’avrei fatto, avrei preferito dimettermi piuttosto che mettere quest’ onta sulla città di Squillace.
Noi oggi vediamo una maggioranza che fugge dalle proprie responsabilità. Che va alla ricerca di alibi, che si nasconde dietro astute giustificazioni.
No caro sindaco, no cari assessori, no cari consiglieri di maggioranza.
Noi non ci assumiamo questa responsabilità’ umana e politica quella di condannare Squillace ad anni di lacrime e sangue.
Prendiamo atto di una dichiarazione di dissesto, convulsa ed irrituale. Dalla quale emerge che, chi propone la dichiarazione di dissesto, non e’ l’organo politico ma i responsabili del servizio finanziario.
Dimostrando cosi’ l’incapacità della giunta di assumersi la responsabilità di deliberare e quindi d’imputare a se stessa la responsabilità di quanto deciso. Evidentemente il desiderio di dichiarare il dissesto, a danno di tutti i cittadini, e’ piu’ ‘ forte del dovere incondizionato di percorrere tutte le strade (anche quelle delle dimissioni) a disposizione al fine di evitare conseguenze pesanti ad un’intera collettività.
D’altro canto, non possiamo pensare diversamente. Visto che in 4 mesi di amministrazione l’interesse non e’ stato quello di ripianare ed approvare il bilancio ma, piuttosto, quello di dichiarare il dissesto per motivi ideologici, politici e personali.
La risposta che oggi questa maggioranza riserva a tutto il paese e’ chiara, limpida e cristallina.
Non ve’ dubbio che questa scelta porterà questo nostro paese alla gogna mediatica e soprattutto al baratro economico e sociale.
Non v’è dubbio che questa scelta certifica il fallimento del vostro progetto politico.

 

Squillace 19 settembre 2014 .                                                              Ruggero Mauro

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