Tutto ebbe inizio nel 1964, quando la spiaggia di Squillace era quasi desolata e, nel periodo estivo, venivano erette baracche in legno che accoglievano intere famiglie di bagnanti.
Nasce proprio nell’estate di 50 anni fa il “Lido di Squillace”, il primo stabilimento balneare squillacese, realizzato dai fratelli Saverio e Turino Napoli e da Mario Romeo. Martedì scorso, il lido ha festeggiato il cinquantesimo anniversario, tra musica, risate e ricordi.
Presenti anche i sindaci di Squillace (Pasquale Muccari), di Amaroni (Arturo Bova) e di Vallefiorita (Salvatore Megna), oltre all’ex sindaco squillacese Guido Rhodio, al parroco di Amaroni, don Antonio Scicchitano, e a numerosi amici, è stata scoperta una targa-ricordo all’entrata del lido. Il discorso istituzionale è stato fatto dall’ex sindaco di Amaroni Rocco Devito. «Nel 1964 – ricorda Turino Napoli – c’erano solo baracche.
Noi realizzammo una piattaforma in cemento e una struttura in legno, con undici cabine, altrettanti ombrelloni e sdraio. L’anno successivo eravamo a quota 25 cabine, ombrelloni e sdraio. Il bar era composto da tre frigoriferi, per le bevande e i gelati». Erano gli anni del boom economico e sulla mitica rotonda del “Lido di Squillace” si alternavano i grandi nomi della canzone italiana.
Tra i collaboratori che Turino Napoli ricorda con grande trasporto, la sorella Titina, che realizzava una pizza molto gustosa, e Martino Merenda, storico bagnino e factotum del lido.
«Questo lido – ricorda il sindaco Muccari – era un luogo di incontro e di socializzazione. Si arrivava in bici da tutto il comprensorio. Qui sono nati i primi amori. E’ una struttura che è andata di pari passo con lo sviluppo turistico della nostra città».
Salvatore Taverniti