«Le elezioni di domenica non vedranno più, da protagonista, Guido Rhodio, perché, dopo cinquant’anni di attiva vita politica, ha deciso, autonomamente, di uscire di scena».
Il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, fa una riflessione sulla scelta del sindaco di Squillace, Rhodio, di lasciare la politica attiva. «Mi piace spendere qualche parola per quest’uomo – osserva Ferro – con cui non ho mai condiviso, nello stesso schieramento, alcuna battaglia elettorale.
Quando, giovanissima, ho cominciato la mia militanza nella destra, ho sentito per la prima volta parlare di quest’uomo fortemente impegnato, da sempre, nelle fila dell’allora Democrazia Cristiana, come un autentico interprete dei valori sociali della Chiesa trasferiti nella testimonianza quotidiana politica. Con il passare del tempo ho avuto modo di scoprire che è uno di quegli uomini politici che appartiene ad una classe forte».
La Ferro poi ricorda le varie esperienze politiche di Rhodio. «Ha percorso – sottolinea – tutte le tappe formative. Da consigliere comunale del suo paese, Squillace, dove sta concludendo la sua attività di sindaco, è passato a presidente di una delle prime unità sanitarie locali.
Ha ricoperto il ruolo di vicepresidente ed assessore della Provincia di Catanzaro. E’ stato consigliere nazionale dell’Anci. Vicepresidente della Regione, assessore regionale ai Lavori pubblici ed Enti locali. Nella quinta legislatura, viene riconfermato nella carica di vicepresidente con delega all’agricoltura, presidente della Regione e della conferenza dei presidenti delle regioni d’Italia. E’ stato membro del Comitato delle Regioni e dei Comuni d’Europa a Bruxelles.
E’ stato ed è, un politico di “razza”, come ve ne sono oramai pochi. Lo dimostra la sua storia. Ha iniziato nel suo piccolo paese a muovere i primi passi in politica, forte degli insegnamenti del padre “Don Peppino”, il cui ricordo è ancora vivo tra gli squillacesi, è cresciuto nelle fila dell’Azione cattolica ed ha voluto concludere la sua “carriera” sempre nella sua amata Squillace».
«In questi dieci anni, in cui ha fatto il sindaco – conclude Wanda Ferro – ho apprezzato la sua capacità propositiva, il suo impegno intenso per il territorio, la sua capacità di essere punto di riferimento e di raccordo per il sindaci del comprensorio. Mi auguro, di cuore, che egli possa continuare a dare sempre il suo intelligente contributo, seppure in ruoli diversi, per il nostro territorio».
Salvatore Taverniti