Protocollo d’intesa tra Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, Fondazione “Umg” e Comune di Squillace, per la comune partecipazione alle iniziative e alle attività del centro di ricerca denominato “Centro di documentazione di Storia della Medicina – Cassiodoro”, istituito lo scorso anno nella sede del “Sistema bibliotecario di Ateneo” dell’Università catanzarese, diretto dal professore Alfredo Focà.
E’ stato sottoscritto il 6 maggio dal magnifico rettore Aldo Quattrone, dal presidente della Fondazione, Arturo Pujia, e dal sindaco di Squillace, Guido Rhodio.
La giunta municipale squillacese vi aveva aderito formalmente nel febbraio scorso. Il centro di documentazione è un’istituzione a carattere scientifico e di ricerca che si propone di raccogliere, valorizzare e divulgare testi e reperti antichi che attestino l’influenza dei medici e della medicina calabrese nello sviluppo delle scienze mediche, di promuovere la tutela e la conoscenza del patrimonio storico-medico nel settore librario-archivistico, in quello strumentario e archeologico e assistenziale nei suoi risvolti strutturali e culturali con particolare attenzione al patrimonio storico-scientifico della regione. «E’ finalità dell’Università, della Fondazione e del Comune – ha spiegato Rhodio – promuovere e tutelare il patrimonio culturale ed ampliarne la fruizione nell’àmbito del territorio della Calabria, tanto più che il “Centro di documentazione” è intitolato al nostro concittadino Cassiodoro il Grande. Per noi è un grande onore poter collaborare alle prestigiose attività dell’importante organismo culturale».
Le finalità del “Centro di documentazione” sono rivolte al reperimento e all’acquisizione di testi e reperti relativi alla storia della medicina calabrese; alla conservazione e valorizzazione del patrimonio scientifico, storico, documentario e librario nell’àmbito delle scienze mediche; alla promozione della conoscenza della storia della sanità, dell’evoluzione del concetto di salute con iniziative didattiche e di informazione scientifica; alla promozione di studi e ricerche nel settore della storia della sanità e dell’assistenza; alla valorizzazione delle testimonianze materiali della storia della medicina e della tradizione sanitaria strumentaria medica, fondi archivistici e documentari, conservati nelle istituzioni pubbliche promuovendone la tutela e la conservazione; allo sviluppo di rapporti di collaborazione e scambi con istituzioni, enti ed imprese pubbliche e private italiane e straniere operanti nel campo della storia della sanità e delle scienze mediche, della storia dell’assistenza e dell’antropologia medica e della filosofia.
Salvatore Taverniti