L’amica e collega Elvira Cutrì Rhodio ci ha lasciato per l’ultimo viaggio verso l’eternità. E’ la fine di ogni essere: si nasce, si vive e purtroppo si muore a tutte le età. Ed anche per la cara Elvira è giunta l’ora dell’addio.
A noi ora non resta che credere alla sua vita d’oltretomba e ricordare per sempre le sue qualità umane.
Venuta a Squillace più che ragazzina, era incantevole per la sua bellezza, dolcezza e bontà, segni di ammirazione per tutti: parenti, amici e compaesani. Anche come moglie e mamma è stata esemplare: ne sono testimonianza le quattro figlie che oggi disperatamente piangono la sua perdita.
A me resta il ricordo come maestra: un ricordo incancellabile, perché era bravissima, attenta, puntuale, precisa e sempre presente e attaccata al proprio dovere. In ogni campo era lodevole, sostenuta e temprata anche dalla fede in Dio. Ha fatto parte per tanti anni del “Rinnovamento nello Spirito”, trascinando moltissime di noi in questo cammino di fede.
Era l’amica e la consigliera di tutti e per tutti aveva la parola adatta alle varie circostanze. La vita, però, le ha riservato anche molti dolori: la perdita della cara mamma, del caro fratello ed infine quella dell’amatissimo marito. Successivamente per lei è iniziata la dolorosa vicenda della scoperta della malattia e, quindi, il penoso calvario tra medici, ospedali e cure che si è concluso purtroppo con la fine mortale.
Ora a noi tutti, parenti, amici, compaesani, colleghi, alunni, non resta che ricordarla sempre con una prece per la sua anima e ritenere che lassù, in cielo, assieme ai parenti ritrovati e principalmente al marito Nicola, la sua anima viva eternamente. Addio, Elvira!
Maria Zofrea