Pochi ancora i turisti nonostante il mare limpido

Stabilimenti balneari, villaggi turistici, bar, ristoranti tutti aperti e in attività: si è nel pieno della stagione turistica anche a Squillace e Copanello e, come ogni anno, non sono poche le persone che scelgono di visitare questo lembo di costa ionica.
Ma, in tempi di crisi, c’è da chiedersi: il flusso turistico è aumentato? I servizi sono adeguati? I collegamenti sono sufficienti? E lo stato del mare, com’è? «La mia impressione – spiega l’assessore comunale di Squillace Nunzio Pipicella – è che ci sia un preoccupante calo delle presenze, sia di turisti che di emigrati che solitamente trascorrono le loro vacanze nei paesi d’origine.foto-lido-squillace
C’è da augurarsi che ci sia una inversione di tendenza nel mese di agosto, anche se gli effetti della crisi nazionale si fanno sentire. Al contrario buona impressione desta la qualità della balneazione: quest’anno il nostro mare è notevolmente migliorato. Fenomeni di acqua marrone come negli anni passati non si sono verificati e credo che non si verificheranno per la qualità della nostra depurazione».
Dalla crisi ci si difende bene al “Villaggio Guglielmo” di Copanello Lido. «Abbiamo i clienti storici – afferma uno dei responsabili della struttura turistica – ma siamo riusciti pure ad attrarre parecchi turisti tedeschi, austriaci e svizzeri con campagne pubblicitarie mirate. In tanti, però, disdicono le prenotazioni, per la carenza di aerei e treni.
Gli italiani non programmano più le ferie come una volta e quando decidono di prenotare non trovano offerte adeguate».
Franco Funaro, titolare del “Poseidon” di Copanello, parla di «giugno e luglio catastrofici». «Speriamo – aggiunge – che ad agosto possiamo riprenderci, ma non si può recuperare una stagione con un solo mese di vero lavoro. Da noi ci sono diversi villeggianti italiani; pochi gli stranieri. Tutti lamentano il solito atavico problema calabrese: le comunicazioni non sono state incentivate a dovere.
I voli e i treni per Lamezia Terme non sono sufficienti e c’è ancora molto da fare su questo fronte».
Facendo un giro negli stabilimenti balneari di Squillace, riscontriamo una scarsa affluenza di villeggianti rispetto allo scorso anno.
«Turisti pochi – ci dice uno dei titolari dei lidi – ci sono solo villeggianti locali. Maggio, giugno e luglio sono stati un disastro, forse anche per il tempo incerto. Come al solito, speriamo di rifarci ad agosto». Paolo Mercurio, del “Pirghos Beach”, auspica per il futuro l’organizzazione di incontri tra gestori dei lidi per definire prezzi e servizi, in modo da evitare casi di concorrenza sleale». E i proprietari di case e villini?
Si lamentano anche loro quest’anno. «In passato – affermano – le prenotazioni dei fitti cominciavano ad arrivare ad aprile. La crisi ora fa decidere poche famiglie e all’ultimo momento».
I turisti e i visitatori che abbiamo incontrato, infine, si dicono complessivamente contenti di ciò che offrono Squillace e Copanello, che riescono, alla fine, ad avere gli ingredienti giusti per trascorrere una vacanza tranquilla.

     Carmela Commodaro

 

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