Devo esprimere la sbalordita meraviglia e il grande disappunto mio e di altri colleghi Sindaci di molti Comuni viciniori (Montauro, Stalettì, Soverato, Satriano, Vallefiorita, ecc.) per il merito e la forma del recente comunicato riguardante l’annullamento di un bando regionale per i “buoni casa”, che i competenti uffici regionali del Dipartimento Lavori Pubblici ed Edilizia residenziale hanno fatto diramare a nome dell’assessore regionale on. Pino Gentile, apprezzato e caro collega nelle Giunte regionali che ho in passato presieduto, e pertanto da me conosciuto ampiamente come amministratore preciso e sereno.
Addebitare indiscriminatamente e irresponsabilmente all’inerzia dei Comuni (o di tutti i Comuni citati dalla stampa) la mancata istruttoria delle pratiche predette, significa o diffondere una grossolana bugia, oppure nascondere altre inerzie, che potrebbero annidarsi in taluni uffici regionali, i quali spesso in modo facilone e verticistico scaricano sui comuni la gestione confusionaria di importanti risorse che, proprio attraverso un’intesa stretta e collaborativa con i Comuni, dovrebbero invece essere speditamente erogate a beneficio dei cittadini che ne hanno bisogno.
Saranno ovviamente gli altri colleghi sindaci a precisare i termini concreti e specifici delle rispettive situazioni, che mi risultano diffusamente corrette e puntuali, ma per quanto riguarda il mio comune posso categoricamente affermare che l’inclusione di Squillace tra i comuni eventualmente inadempienti o sollecitati, costituisce una notizia infondata ed arbitraria. Le uniche due pratiche relative a Squillace (beneficiari i signori L.M. e P. T.) trasferite, infatti, con i decreti regionali n. 131 e n. 132 del 10 marzo 2010 e consegnate dal funzionario regionale sig. Capellupo in data 21 aprile 2010 all’Ufficio Tecnico comunale, risultano tempestivamente (senza alcun sollecito) istruite e definite il 16 agosto successivo (quattro mesi) e addirittura pagate (liquidate) con mandati n. 253 e n. 254 del 14 aprile 2011, dopo che la Regione ha accreditato i fondi l’11 Aprile 2011, otto mesi dopo le richieste del Comune fatte con nota prot. n. 3496 e n. 3497 del 18 agosto 2010.
Nel contestare questo metodo inaccettabile e assurdo di rapporti tra Enti Locali, mi permetto di raccomandare al collega onorevole Gentile – che certamente è più attento e diligente di me nella conduzione di un assessorato regionale cruciale, che conosco assai bene per averlo anch’io gestito in passato – di non allentare mai la sua nota prudenza e verifica circa le situazioni che da parte di qualche ufficio gli vengono di volta in volta evidenziate, anche perche questo Comune, ed io stesso come Sindaco, ho dovuto censurare, anche con ricorso giurisdizionale e durante gestioni regionali precedenti alle sue, talune mancate assegnazioni di fondi regionali a favore di miei concittadini che, a nostro parere, poggiavano su procedure e su atti insostenibili giuridicamente e formalmente.
(Dr. Guido Rhodio)