“Carmi latini” è l’ultima fatica di Lorenzo Viscido, il noto filologo squillacese, distintosi come poeta latino, autore di numerosi articoli sulle più rinomate riviste scientifiche e di diversi libri e valente studioso di Cassiodoro, San Gregorio Taumaturgo, Clemente Alessandrino, San Girolamo, Paolo Diacono e dell’innografia bizantina.
Il nuovo libro di Viscido è una raccolta di trenta carmi in latino, con un’attenta e accurata versione italiana di Leonardo Calabretta.
Come spiega nell’introduzione Giacinto Namia, la silloge di Viscido testimonia la sua fedeltà ad una vocazione che risale agli anni giovanili e mai dismessa.
La prima parte della raccolta si compone di carmi brevi, che trattano di temi che vanno dagli affetti familiari al paese natio, all’amore, al paesaggio;nella seconda, vengono riproposti i cosiddetti “carmina maiora”, che hanno come modello il Pascoli latino.
Il libro è stato presentato nei giorni scorsi al liceo classico “Morelli” di Vibo Valentia e, nella prima settimana di marzo, verrà pure presentato nel mese di marzo al liceo classico “Galluppi” di Catanzaro.
Lorenzo Viscido è stato per alcuni anni ricercatore nel dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Salerno e nel Dipartimento di Filologia classica dell’Università della Calabria.
Si è distinto come poeta latino nei certami vaticani del 1983, 1985 e 1986, riscuotendovi “publicae laudes” e la medaglia d’oro.
Nel certame catulliano del 1984 ha ottenuto la medaglia d’argento.
Salvatore Taverniti