«La distribuzione annunciata dei fondi non garantisce criteri oggettivi proporzionali per tutti i territori».
Lo afferma il sindaco di Squillace Guido Rhodio, in merito all’approvazione dei “Pisl” (progetti integrati di sviluppo locale) da parte della Regione. Concordando con le dichiarazioni del collega di Soverato, Leonardo Taverniti, anche Rhodio definisce «incomprensibile e contraddittoria la decisione della giunta regionale di assegnare all’aggregazione di ben dodici comuni di un territorio cruciale, nell’ambito dello sviluppo turistico, come quello che fa capo al comprensorio soveratese, una somma irrisoria e insignificante e, per certi versi quasi provocatoria, nell’ambito dei programmi Pisl collegati alla linea d’intervento nel settore turistico-ambientale, ma che potrebbe valere anche per altri specifici settori d’intervento».
Sposando appieno le direttive europee e regionali, i dodici comuni, tra cui Squillace, avevano proposto per questo settore un progetto altamente qualificato, dal titolo “Il Golfo che unisce”, peraltro riconosciuto tale e approvato dalla stessa Regione, con prospettive di intervento in ogni singolo comune dell’area aggregata, che apriva significativi processi di risanamento e sviluppo in direzione dell’offerta turistica del comprensorio, da sempre riconosciuta di eccellenza nel territorio regionale.
L’idea-forza del progetto è, infatti, basata sulla necessità di costruire azioni volte a definire un sistema turistico locale in grado di qualificare la domanda esistente e di destagionalizzarne i flussi.
«Non riusciamo a spiegarci – afferma Rhodio – su quali criteri oggettivi la Regione abbia determinato le sue scelte, se si tiene conto che la validità del progetto non è stata messa in dubbio dalla Regione.
L’importo proposto e richiesto si aggirava sui 15 milioni di euro, mentre la somma assegnata si aggira sui 700 mila euro, che per l’irrisorietà vanifica anche l’avvio parziale degli interventi previsti nei diversi comuni».
Rhodio e gli altri sindaci interessati, che hanno già programmato una loro urgente assemblea, si augurano che nelle sedi competenti si provveda ad apportare opportuni riequilibri e correzioni, non intendendo demordere nel rivendicare, con i mezzi politici e giuridici opportuni, di carattere anche europeo, un giusto e sacrosanto diritto nell’interesse dello sviluppo delle realtà territoriali del Basso Jonio catanzarese.
Salvatore Taverniti