Cortocircuito, autocombustione o dolo? Per risolvere questo dilemma indagano i carabinieri, che il 19 settembre, alle ore 5 del mattino, sono stati allertati per l’incendio di un’automobile avvenuto nel centro storico di Squillace, nei pressi del monumento ai caduti.
Si tratta di una Peugeot 4007, di proprietà del responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Squillace.
Il mezzo era parcheggiato sul lato destro di corso Guglielmo Pepe, quando alcuni residenti nella zona hanno avvertito un forte odore di bruciato e alcuni scoppiettii provenire dalla strada.
Visto che stava prendendo fuoco il veicolo, hanno subito dato l’allarme, chiamando i carabinieri.
Sul posto è giunta l’aliquota radiomobile della Compagnia di Girifalco, i carabinieri della stazione di Squillace e i vigili del fuoco del distaccamento volontari di Girifalco, che non hanno potuto fare molto per salvare il mezzo dalle fiamme, in quanto risultava quasi completamente incenerito.
Le fiamme hanno annerito il muro del palazzo adiacente, mentre le altre auto in sosta nelle vicinanze non hanno subito danni.
Sul luogo, i militari non hanno trovato tracce di liquido infiammabile, quindi non formulano nessuna ipotesi sull’origine dell’incendio, ma non escludono la matrice dolosa.
Gli inquirenti hanno avviato le indagini per accertare il motivo del probabile gesto intimidatorio, anche in relazione all’incarico ricoperto dal geometra al Comune di Squillace.
Salvatore Taverniti