Nella vicenda della realizzazione della nuova chiesa di Squillace Lido si inseriscono diverse associazioni di Catanzaro che insieme hanno inviato una lettera aperta all’arcivescovo di Catanzaro-Squillace mons. Vincenzo Bertolone, chiedendogli di mediare le posizioni dell’amministrazione comunale e della parrocchia, la prima perplessa per la volumetria prevista per il nuovo edificio di culto e l’altra desiderosa di avviare presto l’intervento per non perdere il finanziamento straordinario di oltre due milioni concesso dalla Cei.
I circoli del Pd di Catanzaro, l’associazione Laburisti Dem, Italia Nostra, Arte di parte, Solaria, Catanzaro Libera, associazione per il Decoro urbano, associazione Antonino Greco, Cara Catanzaro, Natura e Dintorni, Arpi, Legambiente Catanzaro, associazione Kaminia e l’architetto Walter Fratto sostengono che « la comunità di Squillace non può dividersi per nessuna ragione, anche se la causa è la costruzione di una nuova chiesa». «Una comunità di fedeli – si legge nella missiva – non può contrapporsi all’amministrazione comunale o a quanti fedeli non sono, ma ha il dovere di valorizzare il dialogo e la concertazione.
A tutto c’è soluzione, per tutto si possono trovare risposte condivise, rispettose dei bisogni dei cittadini e delle amministrazioni che li rappresentano.
Il sindaco Paquale Muccari a nostro avviso giustamente è favorevole ad un progetto diverso da quello presentato che prevede 5000 metri cubi di costruito con un impatto ambientale devastante in una piazza antistante alla chiesa in cui già esiste la scuola, aree per parcheggi e passeggio, un bar, una breve distanza dalla strada statale.
Riteniamo che il paesaggio urbano vada tutelato nella sua integrità». I consiglieri comunali di opposizione Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea criticano l’uscita delle associazioni catanzaresi con il classico “che ci azzecca?”.
«È come se le associazioni di Squillace – aggiungono – intervenissero in un dibattito, tutto catanzarese, sullo sviluppo della pineta di “Giovino” o sul restauro del duomo o sulla loro isola pedonale.
Sarebbe bene che si occupassero dei loro problemi perché la città di Cassiodoro, la comunità, il consiglio comunale di Squillace, come la storia dimostra, ha sempre saputo essere all’altezza della situazione».
Per gli altri due consiglieri di opposizione, Anna Maria Mungo e Giuseppe Facciolo, il sindaco Muccari si avvale di associazioni non operanti sul territorio per compattare la sua maggioranza, camuffando, con una finta apertura, il tentativo sempre in vita di boicottare il progetto della nuova chiesa nel sito scelto dalla Cei, legandolo ad un piano di lottizzazione privato che ha tempi biblici.
Risultato: far perdere il finanziamento; convincere qualcuno della maggioranza di aver dato un’alternativa seria ma in realtà improponibile; accontentare chi vuole demolire le aspettative della comunità parrocchiale. Venga, invece, in consiglio comunale e non sfugga alle sue responsabilità».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)